IL FENOMENO DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO NELLA REGIONE CALABRIA

1.     Il rischio idrogeologico

Il termine dissesto idrogeologico viene utilizzato per indicare tutti i danni – reali o potenziali – e i fenomeni il cui innesco, caratteristiche e dinamica, sono condizionati prevalentemente dall’elemento “acqua”, dalle caratteristiche di rocce e terreni, nonché dalla morfologia del paesaggio: in modo più generico, quindi, dalla “storia geologica” di una determinata area.

Le manifestazioni più tipiche di fenomeni idrogeologici sono frane, alluvioni, erosioni costiere, subsidenze e valanghe (http://www.protezionecivilecalabria.it/).

In Calabria il dissesto idrogeologico è diffuso in modo capillare e rappresenta una problematica di notevole importanza. Tra i fattori naturali che predispongono il nostro territorio ai dissesti idrogeologici rientra la sua conformazione geologica e geomorfologica, caratterizzata da un’orografia (distribuzione dei rilievi montuosi) complessa e bacini idrografici generalmente di piccole dimensioni, che sono quindi caratterizzati da tempi di risposta alle precipitazioni estremamente rapidi. Il tempo che intercorre tra l’inizio della precipitazione piovosa e il manifestarsi della piena nel corso d’acqua può essere dunque molto breve. Eventi meteorologici intensi, combinati con queste caratteristiche del territorio, possono dare luogo dunque a fenomeni alluvionali violenti caratterizzati da cinematiche anche molto rapide.

Il rischio idrogeologico è inoltre fortemente condizionato anche dall’azione dell’uomo.

La densità della popolazione presente su aree a rischio idrogeologico, l’abusivismo edilizio, l’abbandono dei terreni montani, gli incendi, la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d’acqua aggravano il dissesto e mettono ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio calabrese aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso.

La frequenza di episodi di dissesto idrogeologico, che hanno spesso causato la perdita di vite umane e ingenti danni ai beni impongono una politica di previsione e prevenzione non più incentrata sulla riparazione dei danni e sull’erogazione di provvidenze, ma sull’individuazione delle condizioni di rischio e sull’adozione di interventi per la sua riduzione (http://www.protezionecivilecalabria.it/).

 

2.     Dissesto da frana nella Regione Calabria:

Come menzionato nel paragrafo precedente, una delle problematiche principali della Regione Calabria è sicuramente correlata al rischio idrogeologico e in particolar modo al rischio frana.

Da alcune indagini eseguite per l’elaborazione del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.), si evidenzia con chiarezza che i territori già interessati da fenomeni di dissesto idrogeologico negli anni ’50, sono stati urbanizzati e profondamente modificati sia attraverso l’attività di Pianificazione urbana sia con l’intervento non autorizzato di privati; nello specifico, a partire dagli anni ’70, si è assistito ad un progressivo degrado del territorio di questa Regione e il dissesto idrogeologico costituisce l’effetto più evidente di tale processo (Pellegrino e Borrelli, 2005).[1]

[1]  <<Analisi del dissesto frana in Calabria>>; Pellegrino Annamaria e Borrelli Sergio, 2005.

 

Fig.1: Dati sui centri abitati instabili in Calabria dal 1907 al 1999 (Pellegrino e Borrelli, 2005).

 

La Regione Calabria si è avvalsa dell’Autorità di Bacino Regionale (ABR) per la realizzazione del progetto IFFI, ossia l’inventario informatizzato dei fenomeni franosi.

I dati statistici riportati dal suddetto progetto, benché eterogenei e differenziati a causa della diversità delle fonti di informazione, evidenziano non solo l’elevato numero di siti sui quali incombe pericolo di frana, ma anche il perdurare sul territorio di una situazione emergenziale, che è fonte di notevole dispendio delle risorse finanziarie.

L’analisi complessiva di circa 9000 frane, censite su circa il 40% del territorio regionale (6032 km²), ha permesso di individuare le tipologie di movimento predominante, ascrivibili principalmente a scorrimenti e a movimenti complessi; secondariamente, anche ad “aree soggette a frane superficiali diffuse”.

Relativamente ai movimenti complessi, la Calabria può vantare un primato su scala nazionale, sia in termini di estensione che di numero per le peculiari condizioni geologiche del territorio (Pellegrino e Borrelli, 2005).

 

Fig. 2: Esempio di uno stralcio della “Carta inventario dei centri abitati instabili”- P.A.I. Regione Calabria.

 

In figura 2 è stato riportato un esempio di cartografazione e classificazione dei fenomeni franosi, a cura dell’Autorità di Bacino della Regione Calabria nell’Ambito del Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (D.L. 180/98).

In conclusione, in questo articolo è stato fatto un breve excursus inerente al rischio idrogeologico e, in particolare, al rischio frana, contestualizzato al nostro territorio regionale; inoltre, sono stati fatti dei cenni su alcune tipologie di movimenti franosi (nelle righe precedenti si è parlato di scorrimenti e movimenti franosi complessi), i quali verranno trattati ed esplicati con un grado di dettaglio maggiore nel prossimo articolo.

 

Intervento realizzato da

Dott. Geol. Matteo Montesani

Colpo di coda invernale. Torna il freddo e arriva il maltempo

Prime analisi sulla nuova settimana, forse la più movimentata da dicembre ad oggi.

Sul bordo dell’anticiclone che punta sulla penisola Scandinava, scivolerà una massa d’aria molto fredda di matrice artico continentale che in modo retrogrado interesserà buona parte dell’Europa.

Il centro-nord Italia avrà a che fare con temperature molto basse che garantiranno gelate e nevicate a quote bassissime.
Il sud Italia resterà ai margini ma avrà la sua dose di freddo, neve e pioggia.

Il freddo sarà più intenso sulla Calabria settentrionale dove le nevicate potrebbero scendere abbastanza di altitudine; Calabria centrale e meridionale più ai margini.

Figura 1 – Rappresentazione dell’arai fredda in arrivo, periodo tra oggi 21 Marzo e Mercoledì 25 Marzo. Credit GFS by Meteociel.fr

Si parte domani:

DOMENICA. Una blanda depressione afro-mediterranea spingerà correnti umide di scirocco, tanta nuvolosità, venti da sud-est moderati ma deboli piogge più probabili al pomeriggio specie su bassa Calabria e a ridosso dei rilievi.

LUNEDÌ. La depressione sarà ancora attiva seppur in allontanamento verso levante ma determinerà ancora instabilità sull’intera regione con pioggia sparsa nuovamente più probabile al pomeriggio e alla sera quando inizierà l’aflusso dell’aria artica con quota neve sulla Sila in lento ma costante calo. Nella notte tra lunedì e martedì non si escludono nevicate fin sui 400-500mt su calabria settentrionale e fin su 800mt su Calabria centrale

MARTEDÌ. Freddo in accentuazione, e precipitazioni specie nella prima metà del giorno con quota neve in leggero calo.

MERCOLEDÌ richiamo mite, con tanto nuovo maltempo e tanta neve sulla Sila con quota neve inizialmente bassa ma in rapido aumento. Possibili forti precipitazioni sulla regione, specie sulle aree ioniche.

Figura 2 – Rappresentazione della distribuzione delle piogge in arrivo, periodo tra oggi 21 Marzo e Mercoledì 25 Marzo. Credit GFS by Meteociel.fr

Ovviamente questa è la previsione in linea di massima. Si tornerà giorno per giorno nei dettagli.

Fig.3 – Andamento temperature e precipitazioni previste

MA Occhio alle sorprese e al maltempo.

Nel frattempo vi invito a STARE A CASA.

Intervento realizzato da Domenico Talarico

Le Faglie, le culle dei terremoti.

Introduzione

I terremoti sono provocati da improvvise rotture che si producono per lo più nell’involucro “rigido” esterno terrestre, che prende il nome di litosfera, con movimento relativo delle masse rocciose lungo un piano di faglia che le separa.

Nei terremoti, si ha un graduale rilascio di energia localmente accumulata nelle masse rocciose; lo sforzo di intensità crescente, inizialmente produce una deformazione elastica e successivamente la rottura delle rocce, a seguito del superamento dell’attrito lungo il piano di faglia, sul quale di conseguenza avviene il movimento.

L’energia si disperde di solito con una forte scossa principale (mainshock), talvolta preceduta da piccole scosse premonitorie (foreshocks) e seguita da una serie di numerosi altri scuotimenti detti repliche (aftershocks); altre volte, i terremoti possono manifestarsi anche sotto forma di un’attività che inizia con una forte scossa principale, seguita da numerose repliche con intensità a trend decrescente, pur con molte irregolarità (Pompeo Casati, 1997).

Ovviamente risulta evidente che le differenti modalità di presentarsi dei fenomeni sismici rendono oltremodo difficile l’applicazione di un modello previsionale certo e adattabile in ogni situazione.

I terremoti tettonici, ossia quelli dovuti a movimenti lungo le faglie, sono i più comuni; nel paragrafo successivo si andrà a dare qualche spiegazione in più in relazione al termine “faglia”, ormai diventato di frequente utilizzo.

Le faglie

Con il termine “faglia” vengono indicate tutte le discontinuità piane lungo le quali si ha uno spostamento.

Da un punto di vista geometrico, un piano di faglia, che sarà caratterizzato da una direzione, un’immersione e un’inclinazione[1], separerà due blocchi, i quali prenderanno il nome di “Tetto” e “Letto”, in funzione della loro posizione rispetto al piano; in particolare, definiremo “tetto” il blocco che si trova al di sopra del piano di faglia, mentre definiremo “letto” quello che giacerà al di sotto di esso.

Quando si parla di faglie è fondamentale avere ben presente il concetto di “rigetto” di una faglia; nello specifico, si definisce rigetto, lo spostamento, misurato in punti omologhi, che i due blocchi considerati subiscono lungo il piano di faglia (Boccaletti e Tortorici; 1987).

In realtà ci sarebbe molto da dire ancora in relazione al concetto di rigetto di una faglia, così come su altri parametri strutturali associati alle faglie e sulle diverse tipologie di faglie esistenti; in questo luogo, ci limiteremo a dare delle definizioni generali e proporremo di seguito una classificazione delle principali faglie in funzione del tipo di spostamento che avviene lungo la discontinuità:

[1] Curiosità: La direzione, l’immersione e l’inclinazione di un piano di faglia, prendono il nome di “giaciture” del piano di faglia e possono essere misurate direttamente sul campo, con l’ausilio di una bussola, strumento fondamentale per un Geologo nel corso della sua attività di rilevamento sul campo.

 

  • Faglie Normali: Si hanno delle faglie normali o dirette quando il movimento avviene perpendicolarmente alla direzione della superficie di separazione tra i blocchi, con lo spostamento del tetto, verso il basso rispetto al letto.

Fig. 1: Schema semplificato di una faglia normale o diretta (https://www.mapsism.com/terremoti/faglie-attive).

 

  • Faglie Inverse: Si hanno delle faglie inverse quando il movimento avviene perpendicolarmente alla direzione della superficie di separazione tra i blocchi, con lo spostamento del tetto, verso l’alto rispetto al letto.

Fig. 2: Schema semplificato di una faglia inversa (https://www.mapsism.com/terremoti/faglie-attive).

 

 

  • Faglie Trascorrenti: Si hanno delle faglie trascorrenti se il movimento avviene lungo la direzione del piano di faglia e si possono distinguere due ulteriori sottocategorie di faglie trascorrenti, che prendono il nome di destre e sinistre.

Capire se una faglia trascorrente è destra o sinistra non è molto complesso; è sufficiente considerare un osservatore che staziona su uno dei due blocchi della faglia; se a tale osservatore l’altro blocco apparirà spostato verso destra parleremo di movimento trascorrente destro, quindi di riflesso di faglie trascorrenti destre; analogamente, se l’altro blocco apparirà spostato verso sinistra parleremo di movimento trascorrente sinistro, quindi di faglie trascorrenti sinistre.

Fig. 3: Schema semplificato di una faglia trascorrente sinistra (https://www.mapsism.com/terremoti/faglie-attive).

 

 

Articolo realizzato da

Dott. Geol. Matteo Montesani

 

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Bibliografia

Boccaletti Mario, Tortorici Luigi. «Appunti di Geologia Strutturale.» 1987.

Casati Pompeo L. «Elemeti di Geologia Generale.» 1997.

 

 

Si cambia scenario sulla Calabria, analisi meteo.

Una massa d’aria gelida sta facendo avvezione lungo il bacino del Mediterraneo, garanzia di un netto peggioramento del tempo che prenderà atto nelle prossime ore.

Si tratta di aria molto fredda, densa, di origine artica, caratterizzata da temperature decisamente basse, soprattutto alle quote più alte, laddove entro le prime ore della notte, è atteso l’arrivo dell’isoterma (-30°C a 500 hPa).

La massa d’aria scivolando verso sud, farà i conti con un netto aumento della vorticita’ ciclonica, acquistando quindi la tendenza di ruotare attorno ad un minimo di bassa pressione, presente sui Balcani. (immagine 3).

L’elevato contrasto termico che insorgera’ tra l’aria calda presente e codesta descritta, darà spazio ad un netto aumento dell’instabilità baroclina (immagine 1, dove osserviamo le isobare perpendicolari alle isoipse), ciò si tradurrà nella nascita di un marcato sistema frontale (a carattere freddo), pronto a sollevare velocemente l’aria calda presente al suolo, enfatizzando un forte gradiente termico verticale, accentuato, inoltre per via della presenza di aria secca stratosferica (immagine 4, osserviamo la presenza di elevata vorticita’ potenziale isoentropica e parametri frontali).

Il fronte freddo è previsto raggiungere anche la Calabria entro le prime ore della notte, apportando un rapido guasto del tempo, con temporali localmente di forte intensità, grandinate e raffiche di vento molto forti.

Ciò avverrà in maniera piuttosto veloce.

Al suo passaggio da nord ovest verso est, seguira’ la discesa di aria via via più gelida, con fenomeni in veloce esaurimento ma che laddove saranno presenti assumeranno carattere nevoso a partire dai 6-700 metri di quota.

Venti che ruoteranno a tramontana e che spireranno per tutta la giornata di domani fino a 90-100 km/h.

Riassumendo, nelle prossime ore guasto del tempo con veloce passaggio di rovesci e temporali anche a suon di grandine, fenomeni in veloce esaurimento.

Possibilità di nevicate nella giornata di domani a partire da quote medie, con particolar riferimento a Sila Grande e Pollino.

Temperature in drastico calo e venti di burrasca forte.

Rimanete con noi.

Intervento a cura di Umberto Rossini – Meteosavelli

Mercoledì 5 Febbraio 2020

Arriva il fronte freddo che darà il via al cambiamento per questa parentesi gelida per la Calabria.

Questo mercoledì si caratterizzerà quindi dall’interruzione del periodo quasi primaverile, il quale ci ha regalato giornate serene e con temperature sempre sopra i 12/13°C e con punte sui 20°C.

I protagonisti di questa nuova fase, saranno:

Il crollo delle temperature, le quali scenderanno di oltre 10°C in meno di 24ore portando i valori minimi a sfiorare lo Zero anche in bassa collina.

Fig.1 – Mappa delle variazioni di temperature medie in 24h, tra le 12:00 di martedì 4 e le 12:00 di Mercoledì 5 Febbraio.

Altro attore protagonista sarà il Vento, il quale continuerà a soffiare forte sulla Calabria, portando probabilmente a dei disagi; valori oltre gli 80km/h se non oltre anche i 100km/h si potranno registrare anche in nottata.

Fig.2 – Mappa rappresentante le correnti in arrivo, con i valori in scala dell’intensità prevista.

MA LA NEVE???

In tutto questo movimento ci saranno anche le precipitazioni, e non si escludono dei temporali.

Già dalla serata di martedì 4 sui settori tirrenici dovrebbero svilupparsi le prime deboli piogge, poi nel corso notte è previsto il passaggio del fronte col suo carico di instabilità.

Le precipitazioni, saranno nevose inizialmente solo a quote elevate, ma non si prevedono abbondanti, se non localmente a ridosso dei rilievi.

La quota neve andrà poi a scendere rapidamente nel corso della notte, arrivando anche sotto gli 800-1000m su Pollino, Sila Grande e Sila Greca grazie all’afflusso di aria sempre più fredda.

Fig. 1 – Mappa distribuzione neve in 12h – credit by meteoincalabria.it

Per la Sila piccola e relativa presila, questa configurazione non è ottimale per avere buone nevicate; nella notte sulle cime sopra i 1500m si potranno avere degli accumuli buoni, ma più in basso, specie sotto i 1300m – 1200m ci aspettiamo solo una debole imbiancata; per via della neve che potrà raggiungere quote inferiori solo nella seconda parte della notte, quando però le precipitazioni saranno già in esaurimento.

Possibilità di qualche fioccata a quote leggermente inferiori non lo escludiamo sempre sul finire della notte, nella coda del passaggio instabile.

La neve con buoni accumuli è e resterà la grande assente di questo inverno.

Brevemente per questa giornata possiamo dire che

Nella notte di mercoledì 5 si avranno precipitazioni sparse, specie sui settori tirrenici, dove localmente si potranno avere piogge più insistenti; quota neve in calo nella notte con accumuli che potranno raggiungere le quote collinari nel cosentino; più in altro invece sui settori ionici, specie sul catanzarese.

La mattinata si prevede molto fredda e ventilata, ma senza precipitazioni di rilievo.

Nel corso del pomeriggio della nuova ma debole instabilità su Calabria centrale, potrebbe apportare deboli nevicate fin sui 500-600mt sulle Serre.

Le temperature scenderanno sui 3/4°C sui capoluoghi, valori prossimi allo zero in collina.

I venti soffieranno molto forti – ATTENZIONE –

Ass.Meteopresila

in collaborazione con

Domenico Talarico

 

 

 

 

 

 

Febbraio 2020; ondata di freddo alle porte.

Oggi e domani temperature molto miti, ma entro mercoledì è attesa un’ondata di gelo!

Stiamo vivendo un periodo decisamente anomalo, con temperature eccezionalmente miti su gran parte del territorio, ciò è dovuto sostanzialmente al fatto che il freddo rimane confinato lungo le aree del nord-Europa, mentre il bacino del Mediterraneo è alle prese con un’avvezione di aria calda subtropicale.

Temperature Massime registrate oggi 03/02/2020 – Credit meteonetwork – Arpacal

Nei prossimi giorni tuttavia, una massa di aria gelida artico-continentale, riuscirà a scalfire l’aria molto tiepida, garantendo un significativo crollo delle temperature (che da ampiamente positive, scivoleranno al disotto della media del periodo).

Lo scontro fra due masse d’aria dai connotati diversi, darà vita ad un fronte freddo, in grado di scivolare velocemente lungo il Sud-Italia, tra martedì notte e mercoledì, e di apportare fenomeni nevosi anche a quote basse.

Immagine GIF in cui possiamo vedere l’ingresso d’aria fredda nei prossimi giorni

In contemporanea è atteso un forte rinforzo della tramontana che raggiungerà valori di burrasca forte fino a 90-100 km/h.

Attenzione al Vento Forte tra Martedì 4

Prepariamoci dunque, ad un netto cambio di scenario, in poche ore si passerà da primavera inoltrata a condizioni invernali (le temperature scivoleranno di circa 15 gradi, rispetto ai valori attuali), e in concomitanza al vento forte la temperatura percepita risulterà davvero gelida!.

Variazione temperature previste per i prossimi giorni in grafico – Riferimento a 1500m circa

 

Le nevicate potrebbero fare ritorno su buona parte della Calabria, seguiranno nuovi aggiornamenti nelle prossime ore, per focalizzarci sulle aree che saranno più interessate.

Per ora limitiamoci a dire, che da metà settimana, correnti gelide dal nord-Europa, porteranno nuovamente l’inverno.

Intervento realizzato da

Umberto Rossini – Meteosavelli

Meteo Epifania

5 e 6 Gennaio in arrivo aria gelida.

 

Una piccola dose dell’aria gelida, riuscirà a raggiungere anche il sud-Italia (tra sabato e domenica), allorquando le temperature scivoleranno nuovamente sottozero (-6/-7°C a 850 hPa) e soffieranno dei venti di tramontana piuttosto intensi.

Entro lunedì, l’aria più mite (raffreddata da quella gelida che avrà raggiunto il meridione), tenderà velocemente ad avanzare, a quel punto, gli effetti saranno da valutare.

Proviamo ora a delineare quegli “effetti da valutare”, descritti in precedenza.

Domani, la tramontana comincerà a soffiare piuttosto intensamente, trasportando la prima quantità di aria gelida che, entro domenica, avrà raggiunto tutto il sud-Italia.

Si tratta di una massa d’aria artica, molto densa, asciutta e dotata di uno spessore piuttosto blando. Ciò favorirà il veloce riversamento della stessa al suolo, con veloce crollo termico e gelate diffuse.

La colonna d’aria sarà quindi piuttosto asciutta, tuttavia passando sulle tiepide acque marine, potrebbe dar luogo a nuvolosità irregolare e annessi, deboli fenomeni lungo le zone esposte a nord (deboli, poiché non avrà il tempo, di organizzare un sistema nuvoloso compatto).

Nel frattempo, correnti miti di natura oceanica, stanno soffiando a largo delle coste tirreniche (laddove si sta formando un buon serbatoio di aria umida), essa tenderà ad incunearsi velocemente al-disotto di quella gelida, causandone quindi un aumento dell’instabilità atmosferica.

(L’aria fredda tenderà a scivolare verso il basso, mentre l’aria più umida per spinta di Archimede proverà a salire (specie in prossimità dei rilievi), dando luogo a qualche nube, localmente anche convettiva).

Siamo tra domenica notte e lunedì allorquando lo scontro tra le due masse d’aria, sarà responsabile di un probabile guasto del tempo, con rovesci che assumeranno carattere nevoso a partire dai 2-300 metri di quota e pronti a interessare, nuovamente i rilievi, specie quelli della Sila, con particolar riferimento alle zone esposte a settentrione.

Visto il quadro piuttosto delicato, vi aggiorneremo, successivamente sugli accumuli nevosi previsti e le aree più interessate con maggiore probabilità.

Aggiornamenti nelle prossime ore.

A cura di “Umberto Rossini” in collaborazione con “Meteopresila”

Mercoledì 25 Dicembre 2019

La giornata di Natale si aprirà con variabilità diffusa sui versanti tirrenici centro meridionali; tempo più asciutto invece sul resto della Calabria.

Al mattino avremo piogge sparse lungo la fascia tirrenica, con deboli precipitazioni tra Reventino, lametino, vibonese e Serre; non escludiamo che qualche piovasco possa raggiungere il catanzarese.

Tempo più soleggiato sulle fasce ioniche del crotonese e alto ionio.

Nel pomeriggio avremo un miglioramento, con maggiori schiarite anche per i settori tirrenici.

In serata si prevede cielo poco nuvoloso su tutta la regione.

Le temperature si prevedono generalmente stabili o in lieve aumento.

I venti soffieranno da Maestrale in modo moderato.

Il Mar Tirreno sarà ancora molto mosso, sopratutto dai litorali del vibonese a scendere.

Venerdì 13 Dicembre 2019

In questa giornata si prevedono condizioni di spiccato maltempo sulla Calabria, dove si potranno avere piogge diffuse e localmente non si escludono fenomeni temporaleschi – ATTENZIONE VENTO FORTE IN SERATA.

Fin dalla mattinata piogge sparse potranno interessare i versanti tirrenici, specie il cosentino; le precipitazioni si prevedono più modeste in questa fase del giorno.

Localmente anche sul catanzarese potranno arrivare deboli piovaschi; il crotonese invece si prevede più riparato.

Le nevicate saranno possibili sui nostri rilievi, e si prevedono cadere sui 1200/1300 metri in mattinata.

Peggioramenti in arrivo dal Tirreno già nel proseguo della mattinata.

Mappa delle Piogge – possiamo qui vedere le aree in cui sono previste precipitazioni, in scala i valori degli accumuli accumulate in 12h – WRF by meteoincalabria.it

Le piogge saranno in aumento a partire dai settori tirrenici del cosentino (dove on si escludono anche fenomeni temporaleschi) per poi espandersi velocemente verso sud, coinvolgendo il lametino e il vibonese.

Le piogge andranno a coinvolgere ora gran parte della regione, e saranno diffuse (seppur in modo più moderato)  anche sulle fasce ioniche; sopratutto sul catanzarese e alto ionio cosentino.

La quota neve si alzerà sui 1400/1500m, per l’arrivo di correnti un po’ più miti e umide.

Il crotonese e il basso ionio si prevedono meno interessate dalle piogge, le quali si prevedono più discontinue e alternate a maggiori schiarite.

Anche in serata continuerà questo peggioramento, e avremo piogge sparse, sopratutto sul cosentino e lametino.

Attenzione ai venti in serata.

Mappa dei Venti (su base ECMWF da windy.it) a 950hpa (700m circa) ore 23 – Attenzione su vibonese, catanzarese, crotonese e Sibaritide

La ventilazione si prevede generalmente moderata tra il mattino e il pomeriggio da Libeccio; intenso rinforzo dei venti poi in serata, con le correnti che si disporranno da Ponente/Maestrale e soffieranno con intensità anche di Burrasca forte sui rilievi.

Non si escludono raffiche oltre i 100km/h, o comunque con valori superiori ai 70-80km/h.

Temperature in genere stazionarie;  in rialzo sui valori massimi durante la mattinata, in calo nuovamente poi in serata.

 

Domenica 24, nuova ondata di maltempo.

Alto rischio di temporali e piogge abbondanti sulla Calabria tra sabato sera e Domenica mattina.

In modo sintetico, ciò che sta accadendo al momento, è che tra la Francia e la Spagna una nuova perturbazione si è fatta strada per entrare nel mediterraneo (vedi fig1); secondo quanto viene previsto, tale ingresso nel caldo mediterraneo darà energia al sistema, il quale è alimentato da nord da fredde correnti polari, mentre entrando nel mediterraneo andrà ad incontrarsi e a muovere masse d’aria più calde a sud.

Tale mix andrà quindi ad intensificare la perturbazione (il minimo di bassa pressione si approfondirà e acquisterà maggiore energia cinetica, diventando un ciclone a cui prestare attenzione) man mano che si sposterà lungo il suo tragitto previsto verso sud est.

Fig.1 – Immagine satellitare ridisegnata graficamente dal Dott. Andrea Corigliano – Vista satellitare della perturbazione in ingresso nel Mediterraneo

 

Fig.2 a&b – Immagini rappresentanti la simulazione del ciclone in movimento nel mediterraneo tra sabato sera (figura a sinistra) e domenica (destra). – Credit Windy – modello gfs.

Sabato sera il centro di bassa pressione si prevede ruotare sulla Sardegna, e arriveranno sulla Calabria i primi effetti, cioè prime piogge e anche possibili temporali (fig2 a), derivanti dall’arrivo delle correnti meridionali che questo ciclone andrà ad attirare dal Nord Africa verso lo Ionio.

Nella notte tale ciclone si muoverà ancora verso sud est, avvicinandosi a Sicilia e Calabria, e ciò intensificherà le correnti meridionali e anche il loro apporto di umidità, accentuando così le precipitazioni sui settori ionici Calabresi (Fig.2 b).

 

Source: Windy.com

Video simulazione della perturbazione tra domenica mattina e domenica sera – Da notare in rosso le piogge intense previste sulla Calabria.

Fig.3 – Mappa dei venti per Domenica mattina

Le aree più interessate da questo peggioramento saranno in primis i settori ionici (Vedi fig.4), a partire dal Reggino (già sabato sera), per poi salire verso il Catanzarese e presila, insieme alla Sila Piccola; ma anche i rilievi delle Serre e parte del Vibonese verranno interessati dalle piogge intense, così come con il Crotonese, dove in particolare, si potranno avere le piogge più abbondanti, specie in mattinata domenica.

Fig.4 – Mappa delle piogge accumulate in 24H per Domenica – WRF by meteoincalabria

I versanti tirrenici e il cosentino saranno meno interessati dalle piogge, ma non immuni; anche qui le piogge potranno arrivare con una certa intensità specie dal pomeriggio.

Al mattino infatti la protezione dei rilievi li manterrà più protette rispetto ai versanti ionici.

Nella serata di domenica invece, con l’ingresso di correnti più occidentali, le piogge potranno interessare più i settori del cosentino, rispetto ai settori ionici, ma andremo comunque verso una fase calante del maltempo

Attenzione anche sulle coste, il mare, spinto dalle correnti da Scirocco aumenterà il proprio moto ondoso e si potranno rischiare delle mareggiate

Fig5 – Moto ondoso previsto, con onde possibili sui 2.6m circa – modello ECMWF

Aspettiamo i prossimi aggiornamenti per maggiori dettagli.

Ass. meteopresila

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