Inizio settimana: nuova perturbazione in avvicinamento

Nuova settimana di Febbraio, Lunedì piuttosto mite, ma andremo verso un rapido peggioramento.

Situazione in cambiamento già dalla sera, quando inizieranno ad entrare i primi nuclei instabili nord occidentali, che dal mar tirreno, apporteranno precipitazioni su cosentino e lametino.

Seguendo gli aggiornamento meteo delle ultime ore, da martedì 12 febbraio si prospettano condizioni di maltempo,  portate dall’ingresso di una perturbazione figlia del ciclone presente sull’Islanda.

Tale ciclone, il cui raggio d’azione si prevede in estensione verso sud , condurrà aria fredda dalla Groenlandia verso il Mediterraneo e causando così un calo delle temperature su valori tipicamente invernali.

 

Fig. 1 – Rappresentazione situazione tra Lunedì e Martedì.

Qui in figura 1, mostriamo graficamente la bassa pressione che, grazie alle tesi e fredde correnti nord occidentali dette sopra,  si formerà sottovento della catena Alpina, isolandosi dal resto dell’area depressionaria, per poi approfondirsi e muoversi verso sud, attraversando tutta la penisola italiana per poi andare sullo Ionio (situazione da verificare meglio nei prossimi aggiornamenti).

La Calabria tirrenica sperimenterà per prima gli effetti dei nuovi impulsi instabili in arrivo, probabilmente già  lunedì sera (vedi figura 2).

Fig. 2 – Precipitazioni previste Lunedì sera.

I settori tirrenici e i versanti occidentali del nostro Appennino saranno i protagonisti questa volta, trovandosi in prima fila all’arrivo delle correnti di ponente; più protette invece le ioniche, anche se non saranno del tutto immuni alle precipitazioni, le quali potrebbero superare in più occasioni i rilievi interni.

Da martedì quindi, si prospetta un bel peggioramento, che porterebbe precipitazioni diffuse su tutta la regione e a nuove possibili nevicate sui rilievi, con quote che potrebbero scendere sotto i 1000m su Sila e Pollino.

Situazione da tenere monitorata, in quanto, la potenzialità di questa perturbazione 
potrebbe portare a nevicate anche a quote collinari tra Mercoledì e Giovedì.

Fig. 3 – Grafico proiezioni andamento termico a 850hpa, e precipitazioni 6h – gfs

 

Aiutandoci dal grafico in figura 3, possiamo vedere la tendenza (grafico aggiorno Qui) dei prossimi giorni, e possiamo osservare come la temperature, dopo un momentaneo rialzo nella giornata di Lunedì 12, andrà a scendere rapidamente per poi mantenersi su valori sotto media fino a giovedì.

Per un dettaglio sulle precipitazioni, aspettiamo i prossimi aggiornamenti per vedere meglio entità e aree interessate.

San Valentino si appresta a essere caratterizzato da temperature basse.

Freddo; nuova nevicata e da stasera Crollo termico.

La settimana si apre con un bianco risveglio sui nostri rilievi, e temperature basse su tutta la regione.

Nella notte la neve è scesa fin sui 600m durante i momenti con maggiori precipitazioni,  600m sui rilievi del Pollino e della Sila Grande, 700m sulla Sila Piccola e Sila Greca, 800m per Rilievi delle Serre e Aspromonte.

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Galleria Immagini da alcune delle webcam Silane

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L’aria fredda di origine artica, continua la sua strada verso la nostra regione, e manterrà questa rotta fino a mercoledì, giorno in cui avremo il Picco di questa fase fredda, prima che riprendano a salire le temperatue.

Al momento le temperature sono in netto calo, valori inferiori ai -6°C si registrano diffusamente sulla Sila, con il picco attuale su Monte Curcio a 1751 mslm con -9.3°C; sul Pollino a Morano Calabro (CS) (973 mslm) vengono rilevati – 4.2°C; sulle Serre, siamo sotto i -2.2°C a Serra San Bruno (VV) (814 mslm), sull’Aspromonte a Cardeto (RC) (1236 mslm) si hanno -2.7°C.

Più in basso, al livello collinare, le temperature sono ormai vicine allo zero, e nelle prossime ore caleranno ancora, entrando in territorio negativo; anche le citta di Cosenza e Catanzaro potrebbero toccare e scendere sotto Zero.

Nelle immagini qui proposte, possiamo vedere i valori rilevati dalle stazioni meteo installate in Calabria.

Nei prossimi giorni, se da una parte entreremo in una fase ancora più fredda, al livello precipitativo potrà essere scarsa .

Qualche possibile nevicata potrebbe essere possibile sulla Sila e sopratutto sui versanti presilani nord occidentali, i quali,  esposti verso Nord Est, potrebbero essere interessati dalle correnti che andranno a disporsi proprio da quella direzione, e che potrebbero apportare una discreta umidità.

Il condizionale sulle precipitazioni dovrà restare, essendo questa una situazione da monitorare durante lo stesso sviluppo delle prossime giornate.

Ass. Meteopresila.

 

 

 

 

 

Maltempo anticiclonico, quando si invertono i sensi di due parole.

Quinta ondata di calore in arrivo; prima decade di Agosto a “rischio” caldo torrido.

Se definissimo le parole “bel-tempo” e “mal-tempo” in modo da rispecchiare il disturbo che il tempo meteorologico arreca alle attività umane, allora in questo periodo dovremmo ribaltare il senso dei due termini.

Questa estate si sta dimostrando tra le più torride da quando ci sono le misurazioni (probabilmente contenderà il primato al 2003), e i vari dati a disposizione mettono l’accento sopratutto su due anomalie: Precipitazioni e Temperature.

Di seguito (Fig.1 e Fig.2), possiamo vedere le mappe realizzate dal ISAC-CNR nel mese di Giugno per lo studio delle anomalie termiche e pluviometriche.

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Fig.1 – Anomalia della temperatura media sull’Italia nel mese di Giugno. +3.22°C; il Secondo Giugno più caldo (dopo quello del 2003).

 

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Fig. 2 – Anomalia delle Precipitazioni nel mese di Giugno. – 50% di precipitazioni rispetto ai valori medi (il 12esimo più secco).

Il problema è che abbiamo davanti ancora il mese di Agosto, e non si vedono cambiamenti di trend, anzi, pare che ci si trovi davanti ad una nuova ondata anticiclonica, la quinta come detto sopra e probabilmente, la più intensa.

Stando alle previsioni degli ultimi giorni,  in campo europeo sono entrati nella scena delle configurazioni bariche due importanti attori:  << l’alta pressione africana >> in elevazione verso l’Italia; e una vasta << area depressionaria >> posizionata sulle isole Britanniche ( in estensione verso il Portogallo), la quale richiamerà le caldi correnti meridionali dal nord Africa verso nord est.

Un’azione combinata che andrà a provocare l’ondata di caldo in oggetto.

Citando l’Aeronautica militare in una sua analisi su questo evento: “L’approfondimento del mimino (quello sopra citato) e l’espansione del flusso sudoccidentale fin verso il medio atlantico, contribuirà all’ulteriore affermazione del promontorio di origine subtropicale dal mediterraneo centro-occidentale fin verso il settore orientale europeo”.

Un’affermazione che possiamo vedere raffigurata in questa dinamica (Fig.3), che rappresenta le masse d’aria in movimento sull’Europa; << da notare (in Verde) le masse d’aria più fresche mosse direttamente dalla “Depressione” posta sulle isole britanniche, le correnti calde (in Rosso) dal Nord Africa, in movimento verso il Mediterraneo e verso l’Italia >>.

Dinamica delle correnti in movimento verso L'europa previste per i prossimi giorni

Fig.3 – Dinamica prevista delle correnti in movimento verso l’europa: da oggi 30 Luglio fino a giorno 10 Agosto.

Gli effetti sull’Europa che ne deriveranno al livello di anomalie, possiamo vederlo tramite le mappe realizzare dal centro di calcolo ECMWF (vedi Fig. 4 e 5 ).

Qui possiamo osservare, in termini di valori termici e pluviometrici, come andremo ad allontanarci dalle medie del periodo; con un circa +3°C di temperature previste sulla Calabria, il tutto accompagnato da un -10/30% di precipitazioni.

scarto previsto delle temperature

Fig.4 – Anomalie Termiche previste tra il 31/07 e il 6/08. Le aree in rosso sono anomalie positive, quelle in blu sono anomalie negative (seguire la scala per capirne i valori).

 

scarto delle precipitazioni previste

Fig.5 – Anomalie pluviometriche percentuali previste tra il 07/08 e il 13/08. Le aree in rosso sono anomalie Negative, quelle in blu sono anomalie Positive (seguire la scala per capirne i valori).

Vista la situazione di Siccità che sta colpendo ben 10 regioni italiane, questo scenario andrà ad aggravare ulteriormente la situazione, e si rischierà anche per la Calabria, di vedere molti comuni a dover fare i conti con le proprie riserve idriche.

Al prossimo aggiornamento.

Ass. Meteopresila.

Credit: MeteoAM.it; ECMWF, GFS, ISAC-CNR, Tropicaltidbits.com.

GEOLOGIA DEL PROMONTORIO DI MONTE PORO

 

Il promontorio di Monte Poro ricade nel settore centro-meridionale dell’ACP e rappresenta un rilievo isolato che si erge sul versante tirrenico fino ad un’altitudine di 710 m s.l.m.

Il rilievo è delimitato dalla penisola di Capo Vaticano ad ovest e dalla valle del fiume Mesima ad est ed è caratterizzato da valli profondamente incise che sfociano per la quasi totalità sulla costa; nell’area si hanno inoltre frequenti fenomeni franosi di vario tipo, in prevalenza scorrimenti rotazionali e crolli, lungo i versanti acclivi delle scarpate di faglia principali, alte fino a 400-500 m s.l.m. (Sorriso-Valvo et Al., 2000-2006).

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PENISOLA DI CAPO VATICANO: CARATTERI GEOLOGICO-STRUTTURALI.

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La penisola di Capo Vaticano si estende lungo il margine tirrenico dell’ACP ed è delimitata a nord e ad ovest dal Mar Tirreno, ad est dalla valle del fiume Mesima e infine a sud dal bacino di Gioia Tauro.

Dal punto di vista tettonico la penisola di Capo Vaticano rappresenta una struttura a horst bordata da due faglie normali antitetiche, quali la faglia di Tropea immergente verso W-NW e la faglia di Mileto immergente verso E-SE (Bianca et Al., 2011).

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Colpo di coda invernale: ritornano le correnti artiche sulla nostra penisola.

Giornata quella di oggi di transizione, in attesa del peggioramento a stampo invernale atteso per la giornata di domani.

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Fig.1

Imm. fig. 1

Un nucleo di aria fredda proveniente direttamente dai settori settentrionali della Russia, sfruttando lo scivolo creato da una vasta area anticiclonica sulle isole britanniche (Fig 1), sta in queste ore avanzando verso la nostra penisola, apportando così un marcato calo termico a partire dalla serata di domani, che causerà un colpo di coda invernale anche per la nostra regione.

Nella seconda immagine possiamo notare come i prossimi giorni entreremo in un vistoso sotto-media dal punto di vista delle temperature, con la neve che in caso di precipitazione potrebbe addirittura tornare dai 1200-1300 m.

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Fig 2

Anche la natura subirà un duro colpo in quanto soprattutto a partire dai 700-800 m non mancheranno le gelate notturne che andranno a compromettere tutto ciò che in questo periodo è già sbocciato.

Andando nel dettaglio per domani.

Al mattino, con l’arrivo di correnti fredde in ingresso da Nord, si prevede una maggiore instabilità, dato dallo scontro/contrasto tra esse e l’aria mite “prodotta” negli ultimi giorni.

I settori maggiormente interessati da possibili piogge saranno i litorali e i versanti tirrenici Calabresi, iniziando da quelli centro settentrionali, per poi venir coinvolti anche quelli meridionali.

Le precipitazioni potranno addentrarsi verso i rilievi interni e raggiungere quindi i versanti Silani e presilani; piogge possibili quindi sui capoluoghi come Cosenza, Vibo Valentia e Catanzaro, più protetto risulterà invece il crotonese.

Migliora un po’ nel pomeriggio, con maggiori schiarite e qualche debole piovasco.

In serata l’instabilità potrebbe continuare; l’afflusso delle correnti fredde potranno andare a causare ulteriori piogge sparse sui settori tirrenici del cosentino e della Sila.

Non si prevedono comunque fenomeni intensi.

Temperature in calo, con valori previsti tra i 10°C e i 15°C.

domani

Maltempo metà Gennaio, situazione attuale.

Aggiornamento ore 15.30 15/01/2017.

Siamo arrivati a metà del primo mese di questo nuovo anno, e il mal tempo la sta facendo da padrone per il mezzogiorno.

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La situazione attuale vede la presenza di uno sviluppato centro di bassa pressione nel mar Tirreno, che sta alimentando instabilità sulla Calabria, convogliando flussi di correnti provenienti dalle aree nord atlantiche, nell’area mediterranea dove abbiamo correnti un po’ più umide e temperate.

Le precipitazioni conseguenti di questa dinamica stanno coinvolgendo specialmente la Calabria settentrionale, quindi il Pollino, il cosentino e le fasce tirreniche settentrionali ; situazione invece più variabile nel resto della regione dove le precipitazioni, a momenti più intense, si alternano a momenti invece di pausa più o meno lunghi, .

Nota invece sul golfo di Squillace, dove lo scontro tra le correnti in quota da SudOvest e quelle al suolo da Sud/SudEst, danno forma ad una struttura nuvolosa più consistente, da cui prendono forma fenomeni temporaleschi che minacciano il crotonese, ma che per lo più scaricano in mare la precipitazione.

Dalle immagini sotto possiamo vedere la dinamica sopra descritta.

Fig.1

fig.2

Per la situazione sui nostri rilievi, abbiamo una quota neve che sulla Calabria settentrionale è sui 500/600m, mentre sale sui 800/900m nella Calabria centrale.

Al momento è il Pollino, seguito dalla catena costiera e dalla Sila grande ad avere le maggiori nevicate di questa domenica; qualche fiocco si segnala anche sulla Città di Cosenza.

Per le prossime ore, aiutandoci dalla grafica in fig.3 le precipitazioni si manterranno variabili su gran parte del territorio, con le aree sopra citate ad essere maggiormente interessate.

fig.3

Anche per la giornata di domani avremo instabilità diffusa con piogge alternate a schiarite e nevicate dai 800m, aree tirreniche settentrionali rimarranno le più esposte.

Ass. Meteopresila

 

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La notte gelida calabrese.

La notte tra il 7 Gennaio e l’ 8 Gennaio 2017, rimarrà nei registri come la più fredda da decenni.

L’aria continentale di origine polare con la sua caratteristica pellicolare (capace di arrivare nei bassi strati in modo autonomo e con uno spesso strato verticale), ha portato i valori negativi fin sulla costa calabrese, riuscendo a far segnate termiche negative praticamente a quasi tutte le stazioni meteo presenti sul territorio, ne restano fuori veramente una manciata.

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I valori di questa notte sono storici, non tanto per i valori raggiunti in Sila (comunque notevoli e non comuni), dove si sono registrati -16.7°C per Monte Curcio e -17.6°C per Monte Botte Donato, restando sempre in doppia cifra negativa sul resto dell’altopiano fino ad una quota di quasi 1000m; quanto per i valori che si sono avuti alle quote più basse.

I -7°C sono stati superati fino ad una quota di 500m su quasi tutta la presila!, una notte di gelo che ha portato non pochi disagi per le rotture alle tubature dell’acqua in molti centri interni.

Di seguito citiamo quando raccolto dalle stazioni meteo Arpacal da parte dello staff del sito Meteoincalabria.it

Provincia di Cosenza

Cosenza 240 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,6°

Rende EST 181 m slm (stazione della nostra rete) -8,4°

Domanico 736 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -9,1°

San Pietro in Guarano 660 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,5°

Rogliano a 667 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -8,7°

 

Paola a 160 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -2,9° battendo il record di -1,8° del 31 dicembre 2014

Corigliano Calabro a 219 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -3,9° battendo il record di -2,9° del gennaio 2004

Amantea a 400 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,9° battendo il record di -3,1° del gennaio 2004

 

Botte donato (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -17,6°

Monte Curcio (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -16,6°

Lorica a 1320 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -12,5°

Camigliatello a 1370 m slm  (stazione della nostra rete)  -12,7°

Cecita a 1180 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -11,6°

 

Provincia di Crotone

Crotone a 5 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +1,6°

Cirò marina a 9 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL)  +0,6° nella serata di sabato 7 gennaio

Savelli paese a 969 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -9,6°

Savelli – Parco Astronomico Lilio a 1167 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -10,9°

 

Provincia di Catanzaro

Catanzaro a 334 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,4°, eguagliando la terza minima più bassa della sua storia (del 30 gennaio 1945). Lontano resta il record di -6,1° del 14 gennaio 1968).

Decollatura a 1050 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -11,1°

Lamezia Terme (stazione dell’A.M.) -5°, valore notevolissimo (record per gennaio) ma ancora lontano dai -6,6° del febbraio 2008.

Nicastro-Bella a 400 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,1° battendo il record di -4,8° del 31 dicembre 2014

Girifalco a 482 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -3,8°

Soverato a 13 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) +0,7°

Taverna Ciricilla a 1270 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -13,3°

 

Provincia di Vibo Valentia 

Vibo Valentia a 498 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -2,7°

Tropea a 59 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +2,8°

Serra San Bruno a 799 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,4° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

 

Provincia di Reggio Calabria

Reggio Calabria a 15 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) +3,6°

Brancaleone a 20 m slm (stazione consultabile sulla nostra rete) -0,3° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Cittanova a 404 m slm  (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -4,4° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Gioiosa Ionica a 149 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -0,5°

Roccaforte del Greco a 864 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -6,9° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Cardeto a 670 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL)  -8,9° nella serata di ieri sabato 7 gennaio

Gambarie d’Aspromonte a 1300 m slm (stazione del Centro Funzionale Multirischi dell’ARPACAL) -7,5°

Per le prossime ore avremo ancora freddo sulla nostra regione, e le temperature ritorneranno ad essere negative su gran parte del territorio; però si ricominci a salire, e recupereremo rispetto ad oggi almeno 3/4°C.

Vi lasciamo con questa immagine scattata stamattina a Catanzato, che reputiamo rappresenti la particolare notte appena trascorsa.

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Catanzaro, Fontana monumentale Il Cavatore.

 

08/01/2017

 

Una giornata di ghiaccio.

Quella di oggi si è dimostrata una giornata particolarmente fredda, o meglio di ghiaccio.

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Oggi infatti abbiamo avuto minime estremamente basse, negative fin sulla costa, mentre la neve imbiancava aree marittime nel reggino, con la stessa Reggio Calabria che rivedeva la neve.

Ma sono le Massime ad aver raggiunto valori molto curiosi, la mappa sopra riassume i valori termici avuti oggi, valori massimi!.

E possiamo subito notare come, in molte aree collinari, sopra i 400-500m le temperature abbiamo semplicemente sfiorato lo 0°C, andando oltre di qualche decimo, per poi ritornare a scendere già alle ore 13, e tutto questo nonostante, come nel catanzarese, ci si  stato il Sole.

Per la Sila invece, possiamo vedere come temperature  inferiori ai -6/-8°C siano state mantenute su gran parte del nostro altopiano; oltre i 1300m invece si è rischiato di restare in doppia cifra.

Al momento sulle aree interne (aggiornamento ore 18) abbiamo termiche di ben -5°C (parliamo sempre di quote sui 400m), mentre se ci spostiamo sui litorali, non superiamo il grado e mezzo, come a Crotone dove si registrano 1.4°C , cosi come a Lamezia Terme; Catanzaro è invece a -1.8°C e Cosenza scende ancora sotto i -2.8°C.

Vibo Valentia anche lei è in negativo con -2.2°C.

Per stanotte ci aspettiamo di raggiungere valori ancora più negativi di ieri, questo per l’ingresso di ulteriore aria fredda, e potranno essere raggiunti valori storici per la Calabria; a un passo dei record degli anni Sessanta.

Di seguito mettiamo qualche foto che può rappresentare ciò che molti calabresi hanno potuto vedere sulle strade interne.

Località Albi (Cz).

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Maltempo Inizio Anno, aggiornamenti.

La colata di aria artico continentale è ormai in fase di partenza dalla Russia con destinazione Balcani e il centro sud Italico.

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I dettagli della manovra che porterà l’arrivo delle masse d’aria in scala continentale potete trovarli qui (nostro precedente articolo), in questo aggiornamento ci soffermiamo rapidamente su alcuni aspetti puntuali.

1) In questo momento abbiamo davanti uno scenario sempre più sicuro di freddo gelido sulla Calabria, il quale ci verrà a “colpire” a partire da giorno 5 Gennaio e che durerà almeno fino a giorno 8 Gennaio.

2) Partendo proprio da giovedì, al momento le carte ci propongono uno scenario di mal tempo entrante dai settori tirrenici, derivato proprio dall’ingresso delle correnti in arrivo da nord. Avremo precipitazioni sparse su tutta la Calabria, con quota neve  inizialmente sui 1000/1300m, ma in rapido calo dal pomeriggio/sera, fino a quote collinari.

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Fig.1 ( precipitazioni previste nel pomeriggio di giorno 5)

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Fig.2 (precipitazioni previste nella sera di giorno 5)

3) E’ adesso che le cose si fanno più complicate; la formazione di un minimo di bassa pressione sul mar Ionio (previsto formarsi a partire dalla mattinata di giorno 5), sarà il motore che spingerà le correnti fredde a scendere dai Balcani verso sud, portando inizialmente le precipitazioni come descritto nel punto 2, ma dalla serata (fig.2), sarà sempre lui e la sua posizione (e quindi il modo in cui dirigerà i venti da nord), a determinare dove le precipitazioni andranno a cadere sulla Calabria.

3.1) Le variabili a questo punto diventano molte; la Calabria con i suoi rilievi riesce a differenziare molto la distribuzione delle precipitazioni in scala locale, andandoci quindi a trovare con aree più esposte e aree meno, e spesso possiamo sperimentare effetti molto diversi anche a poca distanza, proprio a seconda di come si dirigono le correnti.

4) Parlare quindi di precipitazioni, sopratutto se nevose, diventa rischioso; ad oggi, quello che possiamo dire è che le zone più esposte alle precipitazioni sono sicuramente l’alto ionio cosentino, in cui possiamo trovare: il Pollino nei suoi versanti ionici, la Sila grande e la Sila greca; e successivamente abbiamo il crotonese, sia al livello silano che al  livello costiero. Infatti l’area, come per l’alto ionio, sarà ad alto rischio di nevicate a bassissima quota, sopratutto giorno 6 e non possiamo escludere la stessa città di Crotone.

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Fig.3 (precipitazioni previste durante giorno 6)

4.1)Poi abbiamo i versanti tirrenici meridionali; aiutandoci dall’immagine in figura 2 e 3, possiamo vedere come la rotazione antioraria delle correnti vada a favorire la formazione di nuvolosità anche dal tirreno verso sud est, colpendo quindi il vibonese e il Reggino, dove non sarà difficile, sempre nella giornata dell’Epifania, vedere del bianco scendere e ricoprire le aree tirreniche citate.

5) Un punto a parte va fatto sul catanzarese e cosentino, queste aree infatti sono le più incerte; diciamo subito che la maggior probabilità di nevicate l’avrebbero nella serata di giovedì 5, quando però le precipitazioni si prevedono in esaurimento, ma queste potranno essere appunto a carattere nevoso se perdurassero di più.

Questo perché, quando arriveranno le correnti più fredde, i venti inizieranno ad essere tesi e a disporsi più da nord, creando una situazione per le aree citate meno favorevole alle precipitazioni, situazione data per via del’ “ombra” dei rilievi appenninici; cioè essere coperti dai rilievi silani (per il catanzarese) e del Pollino (cosentino), che andrebbero a bloccare l’avanzata delle precipitazioni (situazione verificatasi 2 anni fa proprio di questo periodo), come possiamo vedere nella fig.3 rappresentante la simulazione di modelli meteorologici.

5.1) La certezza in queste distanze temporali non esiste, quindi l’osservazione appena fatta va presa come una possibilità da non escludere, ma allo stesso modo, vista l’incertezza ancora presente, queste aree vanno descritte comunque a rischio nevicate, perciò bisogna osservare meglio la situazione.

6) Ultimo punto, in questo grafico sotto proposto, possiamo vedere sinteticamente l’andamento previsto delle temperature (rappresentate da 20linee di altrettante proiezioni modellistiche), dove si evince il grande calo delle temperature, le quali scenderanno ben oltre i 10°C sotto la media, segnata dalla linea rossa, per un periodo che si prevede prendere da giorno 5 fino almeno giorno 8/9 Gennaio.

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Qui possiamo per ora concludere, nei prossimi aggiornamenti avremo sicuramente nuove cose da osservare e comprendere, ma per quanto riguarda la ormai fatidica domanda, “dove nevicherà?” diciamo che resterà fino all’ultimo qualche incertezza, dato appunto dai limiti posti dalla variegata conformazione geografica della Calabria, e in linea di massima le precipitazioni saranno da osservare poi durante l’evoluzione della situazione meteorologica stessa.

Ass. Meteopresila

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