Nuovo passaggio perturbato per il Weekend

Maggio pare non voler far ripartire la primavera, infatti nelle ultime settimane, diversi impulsi perturbati stanno lasciando questo mese con temperature sotto-media e piogge sparse (Spesso proprio nei Weekend).

La situazione attuale vede la presenza di una “goccia” fredda sull’Italia, una piccola area di bassa pressione in transizione verso sud-est, staccatasi da una più vasta area di bassa pressione posta sul nord Europa; questa “goccia” andrà nelle prossime ore ad attraversare il mediterraneo, facendosi strada proprio attraverso l’Italia.

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Per la Calabria, questo vuol dire trovarsi sotto la linea di tiro delle correnti che vengono mosse dalla bassa pressione; infatti già dalla giornata di oggi 19 maggio, iniziamo a vedere i primi effetti, con passaggi di corpi nuvolosi che vanno a provocare (anche se in modo “transitorio”) piogge diffuse sulla regione,  partendo dalle aree tirreniche per poi andare a coinvolgere l’entroterra prima, e le aree ioniche poi.

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Questa traiettoria della linea di mal tempo, verrà con molta probabilità riproposta anche domani (venerdì 20 Maggio), con precipitazioni e correnti che si prevedono più intense, in quanto, la bassa pressione descritta sopra, si troverà a passarci più vicino, per poi scivolare verso il sud della Grecia.

Qui si dovrà stare più attenti nel seguire gli sviluppi della situazione, infatti, i vari modelli meteorologici, non sono tutti concordi con quanto possa succedere, in sintesi la prospettiva è che possano crearsi piogge (non escludiamo possibili momenti di intensità maggiore) da domani mattina, a partire dalle aree tirreniche centrali, che vadano poi a spostarsi verso l’interno, quindi sul cosentino e sulla Sila, per poi traslare sulle aree ioniche, coinvolgendo con piogge l’alto ionio cosentino ed il crotonese, liberando però (dal pomeriggio) le aree tirreniche.

Per il catanzarese il coinvolgimento durante tutto questo periodo viene visto più marginale, con variabilità diffusa, ma senza fenomeni di rilievo.

Per sabato la situazione rimarrà ancora instabile, le correnti adesso da nord, andranno ad apportare umidità tramite il golfo di Taranto; le precipitazioni in mattinata potranno coinvolgere maggiormente i settori dell’Alto Ionio cosentino, la Sila e il cortonese; un miglioramento è però previsto già dal pomeriggio, grazie all’allontanamento della bassa pressione.

Bello invece risulterà la domenica, giornata in cui “finalmente” si prevedono cieli sgombri da nuvole.

Pausa fresca dopo un assaggio semi-estivo.

Un assaggio estivo ha caratterizzato gran parte del mese di Aprile, producendo temperature che hanno raggiunto valori massimi anche oltre i 26/28°C sulle nostre principali città e i 20°C in Sila, una situazione termica che è di oltre 10°C la media di Aprile.

Ad oggi siamo arrivati ad una interruzione di questo periodo, infatti siamo entrati in una nuova fase meteorologica, una pausa fresca (da quanto proiettano i modelli meteo) di pochi giorni, che ci farà ritornare a valori più freddi, con un calo delle temperature che ci porterà anche a qualche grado sotto media con possibile ritorno della neve sulle cime del nostro Appennino. Da precisare che ciò rientra nella normalità del primo periodo primaverile.

Lungo termine

Proiezioni Fig.1

Supportandoci dell’immagine in Fig.1, possiamo vedere l’andamento previsto delle temperature nei prossimi giorni; possiamo vedere che dal valore di +11°C avuto ieri (valore termico della massa d’aria registrato alla quota di riferimento di 1500m circa), scendiamo fino a raggiungere i +2/+3°C  tra il 25 e il 26 Aprile (quasi 5°C SOTTO la media), che vuol dire raggiungere temperature minime sui 10°C per le quote in cui sono poste le nostre principali città.

Niente paura, perché si ritorna a salire già dal 27 Aprile; oltre questo termine, l’incertezza è molto forte e non si possono dare delle previsioni, anche se la distribuzione media delle 20 proiezioni, ci porta a pensare che avremo ancora una fase prolungata di temperature sopra media.

Fig.2

Fig.2

Entrando più nel particolare, il motivo per il quale assisteremo a quando detto sopra in questo fine settimana, è dato dal cedimento dell’alta pressione protagonista in questi giorni, che arretrando verso sud-sudest,  darà spazio all’ingresso di un flusso più freddo dal nord atlantico che, nell’entrare nel Mediterraneo, andrà a raffreddare e a destabilizzare l’area producendo diffuso maltempo.

Ciò che dovremo aspettarci sarà quindi un Cielo in annuvolamento già da oggi ,  con possibili, ma deboli precipitazioni per il giorno di sabato, più probabili sulla Sila Greca e Pollino al mattino, e sulle aree tirreniche cosentine in serata.

Per domenica 24 e lunedì 25 Aprile, le proiezioni dei modelli meteo ci segnalano instabilità maggiore sulla Calabria, con le aree occidentali della nostra regione in prima linea per le piogge, trovandosi in traiettoria diretta sulle correnti umide provenienti dal Tirreno; Il cosentino e il lametino sembrano risultare le più esposte, insieme ai rilievi della Catena costiera, della Sila grande, del Reventino e parte delle Serre.

Le fasce ioniche non saranno però del tutto protette, anche se non saranno colpite direttamente, potranno vedere precipitazioni, anche se deboli.

Qui di seguito vi riportiamo l’evoluzione della struttura barica a partire da Giovedì fino a domenica 24 Aprile.

mappa 500 hpa ore12

Giovedì 21/04

mappa 500 hpa ore12

Venerdì 22/04

mappa 500 hpa ore12

Sabato 23/04

mappa 500 hpa ore12

Domenica 24/04

 

Associazione Meteopresila.

 

Ciclone Zissi, maltempo su tutta la Calabria

Al momento in Calabria siamo sotto l’effetto del maltempo portato delle correnti in risalita dal nord Africa che, spinte con molta energia dal minimo di bassa pressione (Denominato  Zissi ) posizionato a  sud delle isole Baleari (vedi immagine 1), provocano venti intensi che arrivano ad avere raffiche con punte di 100 km/h.

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Immagine 1 – Sinottica

 

venti al suolo

Immagine 2 – Venti al suolo

Come si può vedere dalle immagine qui sopra, i venti al suolo soffiano da sudEst, andando ad interessare principalmente le aree ioniche e producendo delle precipitazioni sui versanti presilani più esposti, ma il vento forte interessa ormai tutta la regione, e purtroppo si hanno notizie di una vittima e vari feriti.

Alzandosi di quota invece, i venti hanno una direzione da sudOvest-nordEst (visibile dalla direzione delle nuvole in rapido spostamento).

Immagine 3 – Satellite IR

La provenienza meridionale delle correnti, provoca un aumento delle temperature, che però,  per effetto del vento non viene molto avvertita.

Per le prossime ore e la giornata di lunedì il vento rimarrà presente sulla Calabria, anche se tenderà a spostarsi da Libeccio, mentre le precipitazioni andranno ad esaurirsi.

Con lo spostamento della bassa pressione verso est, arriveranno correnti più fredde e le temperature caleranno già entro Lunedì e continueranno a scendere anche per le ore successive; non si escludono possibili nevicate per martedì  in caso di precipitazioni sulla Sila oltre i 1300/1400m.

Mal tempo in Calabria, Neve a bassa quota.

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Figura 1

Dalla mattina di oggi, la neve cade su gran parte del territorio Calabrese centro settentrionale dai 100/200m in su, complice l’aria fredda depositatasi in questi giorni e le correnti umide spinte dal minimo di bassa pressione, posizionato sul mar Tirreno (Figura 1) e in movimento verso sud est.

Come abbiamo già scritto, quando ipotizzavamo possibili sorprese per oggi, pensavamo alla eventualità (e non era alta) che, l’ingresso un po’ più anticipato di aria umida dal Tirreno, si potesse trovare a contatto con l’aria fredda ancora presente in mattinata sulla Calabria; questo, è ciò che è accaduto, e che ha permesso alla neve di raggiungere quote molto basse e, contro ogni aspettativa, di resistere anche durante le ore successive.

La sorpresa maggiore, sta nel fatto che la temperatura fatichi a salire, nonostante i venti da sud siano presenti a disturbare la colonna d’aria, essa rimane fredda a sufficienza nelle aree interne per mantenere la neve a bassa quota…

fig2

Figura 2 Venti al suolo.

Molto interessante, è la presenza di quel minimo a sud della Reggino, come si può vedere  dalle immagini (figura 2) devia verso la Locride i venti miti in risalita, mantenendo probabilmente, più fresche le correnti al suolo che da sud arrivano sulla Calabria centrale e preservando così l’aria fredda presente.

Alle alte quote invece le correnti da sud est riescono ad arrivare, aumentando la temperatura, questo è forse il motivo per il quale ci troviamo ad avere anche temperature poco differenti  a quote diverse.

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Figura 3 / Stazione Arpacal di Sellia Superiore posta a circa 550m

ciricilla

Figura 4 / Stazione meteo Arpacal di Ciricilla (Taverna Cz), posta a circa 1400m

Possiamo notare infatti che alle 7:00 in entrambe le località (poste a 1000 metri di differenza) la temperatura inizia a salire, ma se nel grafico a figura 3 (ciricilla a 1400m), l’aumento continua per via delle correnti meridionali (vedi figura 5), nel grafico di figura 4 (a Sellia superiore a 550m) notiamo un calo della temperatura importante, segno che le precipitazioni apportano freddo al suolo, e che questo non è perturbato da correnti miti.

Venti in quota

Figura 5 / Venti in quota a 1500m

Successivamente anche nel grafico in figura 3 abbiamo un aumento di temperatura, ma è ancora insufficiente, e continua così la nevicata.

Anche nel cosentino nevica abbondantemente, l’aspettativa  più che rispettata, complice il cuscino freddo della valle, nevica abbondantemente dai 100m in su.

Per le prossime ore, comunque la temperatura dovrebbe tendere ad aumentare sulle aree ioniche; in questo momento varia di pochi decimi di grado, ma la quota neve sembra non risentirne al momento.

Rimaniamo ad osservare, questo evento che ha sempre più dello storico.

Svolta invernale…

Siamo ormai a meno di 24 ore dall’arrivo dell’aria di origine polare.

La situazione attuale, al livello sinottico, vede una profonda depressione (centrata sulla Finlandia) estendersi e interessare tutto lo scenario europeo; mentre in area Atlantica, un promontorio di alta pressione si allunga dalle coste africane fino a raggiungere la Groenlandia.

Questa situazione barica (descritta nella figura 1) fa sì che affluiscano correnti “sud-occidentali” al centro-sud, dove viene richiamata aria calda ed umida; mentre il nord è interessato dall’arrivo di correnti fredde e meno umide legate alla saccatura sopra descritta.

situazione barica1

Figura 1

L’evoluzione nelle prossime ore di questa struttura, comporterà l’arrivo in area mediterranea di correnti dalla Scandinavia, guidate proprio dalla bassa pressione su descritta, che, grazie alla spinta dell’alta pressione in elevazione, si deformerà allungandosi verso sud, arrivando così ad invadere l’area mediterranea e a lambire le coste nord africane (figura 2).

Tutto ciò, si traduce nella formazione di instabilità, che darà origine ad una depressione secondaria prevista a ridosso dell’area calabrese; questa andrà a muoversi verso est, richiamando ulteriore aria fredda dalla sede balcanica e quindi ulteriori abbassamenti termici.

situazione barica2

Figura 2

Nella giornata di domani avremo quindi instabilità diffusa su tutta la Calabria, specie sui versanti tirrenici, dove, l’afflusso di correnti occidentali, porteranno addensamenti nuvolosi e precipitazioni sparse, le quali avranno carattere nevoso sui rilievi oltre i 1200m nella mattinata.

Dal pomeriggio sera, le temperature si abbasseranno ulteriormente, per l’arrivo del flusso freddo in quota (al livello dei 500hpa a circa 5000m, avremo una isoterma di -31°C, e sul livello delle 850hpa a 1350m avremo una isoterma di 0°C/-1°C), che determinerà l’abbassamento della quota neve, la quale, si assesterà sui 700m sui versanti nord occidentali, e sui 800/900m sui versanti meridionali e orientali (la quota può variare a seconda dell’intensità delle precipitazioni).

oggi

Sabato

In nottata (siamo ormai nelle prime ore di domenica 17), con l’arrivo in quota, al livello dei 500hpa della -33°C e, al livello della 850hpa, della isoterma di -3°C, la quota neve scenderà in caso di precipitazioni sui 400/500.

Per la giornata di domenica, con l’allontanamento della bassa pressione dallo Ionio verso la Grecia, avremo condizioni ancora perturbate, ma in miglioramento, specie sui settori tirrenici cosentini e presila catanzarese; diversamente sarà la situazione sul vibonese e sulle serre, dove correnti umide ancora persistenti (durante la mattinata) provenienti dal Tirreno, potranno coinvolgere queste zone con precipitazioni a carattere nevoso fino a basse quote (400m). Non è da escludere perciò una veloce imbiancata su Vibo Valentia.

domani

Domenica

In queste situazioni, le incertezze non mancano, perciò si potranno avere delle differenze, rispetto alle simulazioni dei modelli matematici, che localmente, potrebbero fare la differenza sia in positivo che in negativo sulle precipitazioni previste.

Per questo seguiteci ancora per osservare l’evolversi della situazione.

Nuova fase: l’inverno arriva a metà gennaio 2016

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Siamo ormai di fronte ad un nuovo cambio circolatorio, non solo in sede Mediterranea, ma in tutto il comparto del vecchio continente Europeo; in queste ore, con l’approfondirsi di un grosso sistema depressionario, che dal nord Europa si avvia a coinvolgere anche il Mediterraneo, assisteremo all’arrivo di aria fredda di origine artica, che andrà a destabilizzare tutta l’area nostrana.

Dalle prossime ore avremo, un abbassamento della temperatura che andrà poi a caratterizzare tutta questa settimana, e precipitazioni sparse, che, almeno nella prima parte, potrebbero avere carattere un po’ più intenso solo sulle aree tirreniche e sul cosentino; non si esclude la possibilità (con le termiche previste), di vedere neve sui nostri rilievi già tra mercoledì e giovedì con quota neve dai 1400mslm sulla Sila Grande.

Successivamente, nella seconda metà della settimana, potremmo avere maggiori perturbazioni, soprattutto da venerdì 15, quando (secondo le attuali proiezioni) dovremmo essere esposti, nel giro di 24 ore, all’ingresso momentaneo di correnti più miti richiamate da sud-ovest, e al loro rapido allontanamento in serata, spinte a est da un nuovo ingresso di aria fredda sulla Calabria.

Vista la distanza temporale, per le precipitazioni non è consigliabile dare delle informazioni, in quanto c’è ancora molto da definire da parte dei modelli.

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Da giorno 16 entriamo come detto in un periodo ancora da decifrare; parlando delle previsioni date dai modelli meteorologici ad oggi, si intravede una nuova discesa di correnti molto fredde dal nordest europeo, le quali, se venissero confermate, ci porterebbero ad avere temperature negative anche a quote basse.

comparativo1 comparativo 2

 

Non possiamo però al momento, stabilirne la reale disposizione di tali correnti una volta giunte sul mediterraneo e di conseguenza, quali effetti potranno avere sulla nostra area, soprattutto al livello precipitativo, essendo queste, determinate e mosse dalle depressioni bariche (che eventualmente si potrebbero formare) e dalle loro traiettorie.

Ciò che ci sentiamo di dire al momento, è che guardando la media di queste proiezioni, avremo molto probabilmente l’arrivo dell’inverno, cioè temperature rigide, e possibili nevicate sui nostri rilievi; ma le molteplici modalità ipotizzate ad oggi, con il quale ciò possa venire, al momento ci fa restare ancora in attesa di nuovi aggiornamenti, per determinare quali effetti possano portare sulle nostre terre.

Dicembre 2015, il mese che non c’è.

Nei giorni scorsi, abbiamo parlato dell’alta pressione che da inizio mese ci ha “intrappolati” sotto la sua copertura; gli stiamo dando molto risalto in quanto, sembra voler coinvolgere l’intero mese tenendolo all’asciutto, se non per dei momentanei cedimenti che hanno fatto filtrare delle deboli perturbazioni.

In pratica abbiamo passato due intere settimane (e tra poco sarà la terza) con cieli per lo più sereni, garantendoci tepore durante il giorno e freddo durante le ore notturne.

La straordinarietà della cosa, è che ciò si sta verificando nel mese di Dicembre, storicamente il terzo o il quarto mese con più precipitazioni.

Ma cosa sta accadendo?

Ormai quasi tutti i siti meteo italiani ed esteri sono impegnati a dare una spiegazione a tutto ciò; il principale indiziato è il Vortice Polare (abbreviato in VP), forte più che mai, sta trattenendo tutto il freddo per se, senza scambiarlo a sud lungo i meridiani (la situazione normale è che vi siano degli scambi termici tra le aree polari e quelle tropicali).

VP a confronto

Confronto tra il vp attuale e di quello previsto per il 22

 

Il VP è rappresentabile come una enorme area di bassa pressione centrata sul polo, che gira vorticosamente e spesso si dirama in inverno in due o più lobi che, vagando per l’emisfero nord, apportando freddo e perturbazione a sud.

Ma se il VP è più “freddo” della media, lungo le sue quote altimetriche, risulta più intenso e compatto e, in assenza di ogni pressione destabilizzante in stratosfera che potrebbe dare un riscaldamento, riesce a consolidarsi e a rafforzarsi, accentuando i venti ai suoi bordi (lo jet stream) che da nastro trasportatore, diventano una barriera agli scambi termici sopra citati.

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Immagine 2 (Anomalie)

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Immagine 3 (Dettaglio Anomalie termiche sull’Europa)

Qui dalle immagini proposte, possiamo vedere (immagine 2 presa dalla pagina facebook meteorologia ) come l’intero emisfero nord sia interessato da una anomala serie di alte pressioni, che riescono ad avere campo libero, grazie proprio ad un VP chiuso su se stesso, apportando aria mite perfino alle latitudini siberiane e del nord Europa.

Per quanto riguarda la nostra regione, tutto ciò si sta traducendo in piogge quasi assenti da settimane, e di montagne spoglie e senza neve; una situazione che, se al momento sembra non portare conseguenze, più in la (anche se la media annuale, nonostante tutto, è ancora sui livelli medi) potrebbe significare perdita di riserve d’acqua e quindi, problemi idrici per la prossima stagione estiva .

Vi proponiamo a riprova di quanto si sta osservando, tramite alcuni grafici elaborati con i dati da 4 stazioni meteo Arpacal prese come campione (immagine 4), raffrontate alla media delle precipitazioni medie dei mesi (immagine 5).

pluvio primi 15gg

Immagine 4 (precipitazioni registrate negli ultimi 15 giorni)

media pluvio

Immagine 5 (grafici delle precipitazioni medie divise per mesi)

Non c’è molto da aggiungere, basta infatti osservare che nei vari grafici, il mese di Dicembre, ha medie pluviometriche che vanno dai 100 di Crotone agli oltre 200mm di Chiaravalle, e ad oggi invece, le precipitazioni avute a oltre due settimane dall’inizio del mese, non raggiungono i 10mm.

Non sappiamo ancora con certezza, se questa situazione stabile durerà per altre settimane (qui il grafico che mostra la tendenza per i prossimi 15 giorni), ma sicuramente, se il mese di Dicembre chiuderà con cosi poche precipitazioni, si potranno temere mancanze d’acqua.

DAL SUB TROPICALE ALL’ARTICO: evoluzione fino al weekend

Un’Anticiclone possente quello che in questi giorni ha caratterizzato tempo pressoché stabile, con valori termici di ben 10°C superiori alle medie del periodo seppur con la presenza di nubi basse (strati), che hanno interessato i settori tirrenici della penisola. Ora tale pressione anticiclonica sembra giungere ad una doverosa conclusione.

cambio circolatorio

Dalle ultime emissioni dei principali centri di calcolo si può constatare una temporanea erezione di questa solida struttura anticiclonica, che manterrà la propria radice calda sub-tropicale sull’Atlantico occidentale, mentre più ad est, la discesa di una imminente e possente colata artica, davvero massiccia , con un profondo minimo al suolo di ben 985 hPa, un nocciolo gelido in quota di ben -40°C la quale in discesa da nord-est proverà a sfondare la barriera Alpina proprio nella giornata di Sabato.

In questa giornata sulla nostra regione si attiveranno fortissimi venti di libeccio dovuti ad un richiamo caldo-umido sciroccale generando un ulteriore aumento dei valori massimi con punte comprese tra i +24°/+27°C sulle aree di pianura e forte instabilità, più accentuata sui settori tirrenici  (Cosentino, Lametino e Vibonese tirrenico) con successiva estensione nelle aree interne montuose. Nel corso delle ore masse d’aria molto fredde tenderanno a scivolare da nord-ovest verso est, causando una forte diminuzione delle temperature.

calo termico fine-settimana

Subiremo un forte tracollo termico anche dell’ordine di +15°C in meno di 24 ore. La pioggia nella giornata di Domenica inizierà a trasformarsi in neve a partire dai 1800mt, con tendenza ad un abbassamento della quota nel pomeriggio, con le prime nevicate nella serata pronte ad imbiancare aree come Camigliatello, Sila, Aspromonte. Vista ancora la forte incertezza e l’innumerevole distanza temporanea, non é possibile stabilire al meglio gli accumuli nivometrici, ma le temperature subiranno un drastico cambiamento con le massime che in montagna resterebbero di qualche grado superiore allo +0°C.

Insomma, un cambiamento al quanto radicale che nessuno si immaginava, dopo i tantissimi giorni governati da un possente Anticiclone.

Domani

Martedì 17 Settembre 2017.

Bella giornata di sole su tutte le regioni con qualche innocua velatura in transito nelle ore centrali sulla Campania. In serata nottata nuovo cedimento dell’alta pressione per l’arrivo di una perturbazione potrà portare in tarda nottata qualche piovasco o temporale sulla Campania settentrionale. Temperature in lieve aumento. Venti deboli che si dispongono da S/SO. Mari poco mossi o mossi.

 


Le previsioni presenti in questo sito sono fatte da puri appassionati.
L’Ass. Meteopresila non si assume alcuna responsabilità riguardo eventuali danni derivati da informazioni errate.

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