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Siamo ormai di fronte ad un nuovo cambio circolatorio, non solo in sede Mediterranea, ma in tutto il comparto del vecchio continente Europeo; in queste ore, con l’approfondirsi di un grosso sistema depressionario, che dal nord Europa si avvia a coinvolgere anche il Mediterraneo, assisteremo all’arrivo di aria fredda di origine artica, che andrà a destabilizzare tutta l’area nostrana.

Dalle prossime ore avremo, un abbassamento della temperatura che andrà poi a caratterizzare tutta questa settimana, e precipitazioni sparse, che, almeno nella prima parte, potrebbero avere carattere un po’ più intenso solo sulle aree tirreniche e sul cosentino; non si esclude la possibilità (con le termiche previste), di vedere neve sui nostri rilievi già tra mercoledì e giovedì con quota neve dai 1400mslm sulla Sila Grande.

Successivamente, nella seconda metà della settimana, potremmo avere maggiori perturbazioni, soprattutto da venerdì 15, quando (secondo le attuali proiezioni) dovremmo essere esposti, nel giro di 24 ore, all’ingresso momentaneo di correnti più miti richiamate da sud-ovest, e al loro rapido allontanamento in serata, spinte a est da un nuovo ingresso di aria fredda sulla Calabria.

Vista la distanza temporale, per le precipitazioni non è consigliabile dare delle informazioni, in quanto c’è ancora molto da definire da parte dei modelli.

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Da giorno 16 entriamo come detto in un periodo ancora da decifrare; parlando delle previsioni date dai modelli meteorologici ad oggi, si intravede una nuova discesa di correnti molto fredde dal nordest europeo, le quali, se venissero confermate, ci porterebbero ad avere temperature negative anche a quote basse.

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Non possiamo però al momento, stabilirne la reale disposizione di tali correnti una volta giunte sul mediterraneo e di conseguenza, quali effetti potranno avere sulla nostra area, soprattutto al livello precipitativo, essendo queste, determinate e mosse dalle depressioni bariche (che eventualmente si potrebbero formare) e dalle loro traiettorie.

Ciò che ci sentiamo di dire al momento, è che guardando la media di queste proiezioni, avremo molto probabilmente l’arrivo dell’inverno, cioè temperature rigide, e possibili nevicate sui nostri rilievi; ma le molteplici modalità ipotizzate ad oggi, con il quale ciò possa venire, al momento ci fa restare ancora in attesa di nuovi aggiornamenti, per determinare quali effetti possano portare sulle nostre terre.