Eiffel, la Torre, le passioni e….la Meteorologia!

La storia di questa grande opera di ferro è ben nota agli appassionati di ingegneria e storia.

La struttura, nata per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889, rivoluzionò i canoni del mondo delle costruzioni, sfruttando l’onda della seconda Rivoluzione industriale di fine 1800 e creando la famosa corrente dell’Architettura degli Ingegneri, una nuova filosofia costruttiva, che vedeva ampio uso di nuovi materiali, come l’acciaio, la ghisa o il vetro.

In realtà il buon ingegnere Gustave Eiffel non era nuovo a realizzazioni del genere.

Prima della Torre realizzò opere straordinarie, come la Stazione Ferroviaria di Budapest o la più ben nota Statua della Libertà, dove un intelligente connubio tra la struttura in acciaio e le 300 lastre di rame che compongono le sinuose forme del celebre monumento, avevano già dato al mondo le prove del talento del francese.

Tornando alla Tour Eiffel, la sua realizzazione ha dello straordinario. Le oltre 5300 tavole di disegno (realizzate a mano!) ne descrivono appieno ogni minimo particolare.

Alta 320 metri, composta da circa 18 mila parti metalliche, congiunte da circa 2 milioni e 500 mila rivetti, per un peso di oltre 10 mila tonnellate, per la sua realizzazione si userà una tecnica progettuale innovativa, partendo da una semplice (per così dire) equazione matematica.

Tralasciando la sua storia, è noto infatti che i Francesi detestassero all’inizio la sua realizzazione, ma già dopo 6 mesi dall’apertura furono recuperati tutti i costi di costruzione con la sola vendita dei biglietti per visitarla, pochi sanno che la Torre nasconde in realtà tante fantastiche curiosità, nate dalla grandissima passione di Gustave Eiffel per la meteorologia.

L’ingegnere francese, infatti, implementò nel progetto, per la prima volta nella storia, le analisi di resistenza della struttura agli agenti atmosferici, quali, soprattutto vento e pioggia.

I suoi studi nacquero dal crollo a causa del vento di un ponte ferroviario che avvenne su un cantiere seguito da Eiffel pochi anni prima.

L’ingegnere poté toccare con mano quanto la conoscenza dei fenomeni atmosferici e della loro frequenza fossero determinanti per poter garantire al meglio la funzionalità delle strutture da lui realizzate.

Basti pensare che la Torre Eiffel è progettata per resistere a venti fino a 180 km/h senza alcuna oscillazione pericolosa.

Ma Gustave non si accontentò di valutare questi fenomeni.

Dopo l’Esposizione Universale il francese costruì, all’interno dell’ultimo piano della Torre, un laboratorio da cui poter studiare al meglio la meteorologia e i fenomeni che interessavano Parigi.

Da qui Eiffel si interessò alle perturbazioni, ai venti alle temperature ed approfondì la relazione tra agenti atmosferici e costruzioni.

Creò inoltre, nei piani bassi della Torre, il primo prototipo di galleria del vento, ovvero un tunnel dove si ricreano fenomeni ventosi per poter analizzare il comportamento aerodinamico dei corpi.

Costruirà poi più tardi la prima galleria del vento dove, grazie al suo contributo, vedranno gli arbori tante innovazioni che usiamo quotidianamente, come ad esempio le eliche degli aeroplani o i classici ventilatori estivi.

Eiffel, negli ultimi suoi anni di vita, pubblicò anche le prime relazioni e studi di meteorologia, curate nel dettaglio e talmente precise da poter essere paragonate ai sistemi previsionali moderni.

Lo stesso approccio viene utilizzato oggi per la realizzazione dei grandi grattacieli in giro per il mondo o anche per la costruzione di parchi eolici efficienti e funzionali.

Immaginate se il Burj Khalifa, il palazzo più alto del mondo situato a Dubai, con i suoi 830 metri di altezza non tenesse conto di condizioni del genere. Basti solo pensare che tra la base e la punta ci sono ben 6 gradi di media di differenza!

Questa breve storia ci insegna quanto sia importante conoscere il clima e l’ambiente intorno a noi, per poter superare i nostri limiti e provare a costruire sempre opere nuove e interessanti.

A presto con una nuova curiosità dal mondo della meteorologia!

Salvatore Ponessa

Inverno 2020/2021 – Proiezioni by accuweather.com

“buon primo dicembre”.

Oggi infatti, inizia l’inverno meteorologico.

Riponiamo in cantina il mese di Novembre ed inizia l’ultimo mese dell’anno. Con il primo giorno di Dicembre inizia l’inverno meteorologico ed archiviamo quindi l’autunno.

In meteorologia le stagioni hanno una diversa ripartizione che non tiene conto ne di solstizi ne di equinozi; si parla quindi di stagioni meteorologiche:

Inverno meteorologico va dal 1 Dicembre al 28 Febbraio

Oggi proviamo, con le dovute precauzioni a fare una analisi su come potrà essere l’inverno 2020/21

é una proiezione, una possibile traiettoria individuata del prossimo inverno, che però è soggetta a tante oscillazioni e pertanto va presa con le dovute cautele, quale prima indicazione di cosa ci potremmo aspettare nei prossimi mesi.

Per prima cosa dobbiamo come sempre precisare che le previsioni del tempo hanno una validità massima di pochi giorni (non ci stancheremo mai di ripeterlo) quindi oltre questa soglia è possibile solo stilare delle proiezioni con una percentuale di errore abbastanza alta, facendo dunque riferimento ad alcuni parametri come l’estensione della calotta polare, la NINA ecc…

Proprio quest’ultima cioè la NINA, sarà la chiave di lettura della prossima stagione.

[La Niña è un fenomeno accoppiato oceano-atmosfera che è la controparte più fredda di El Niño. Il nome La Niña deriva dallo spagnolo , che significa “la bambina”, per analogia con El Niño che significa “il ragazzino”]

L’attesa è finita: le indicazioni di #AccuWeather per l’Italia sono diverse rispetto al precedente inverno.

Anche il consorzio #LAMMA osserva un inverno più regolare rispetto a quello appena trascorso, anche se nel complesso risulterà leggermente mite.

Dando un occhiata alla nostra Calabria possiamo intuire che:

Il mese di Dicembre sarà probabilmente quello più freddo, con frequenti perturbazioni atlantiche anche di matrice artico-marittima. Nevicate sulla Sila, Pollino, Serre ed Aspromonte a quote di media montagna, sopra i 1200mt

Gennaio sarà un mese complessivamente mite e secco, anche se non mancheranno piogge e nevicate.

Il mese di Febbraio dovrebbe essere quello buono per vedere la neve a quote basse (anche Catanzaro e Cosenza) anche se resta ancora una parziale incognita, con i dati attuali potrebbe rivelarsi mediamente freddo e leggermente secco.

 

Fonti:

“https://www.accuweather.com/en/winter-weather/accuweathers-2020-2021-europe-winter-forecast/834961”

“http://www.lamma.rete.toscana.it/news/la-nina-e-linverno-che-verra”

Ass.Meteopresila

 

Giugno: lieve tregua dal caldo, in vista della terza ondata.

La nuova settimana inizia con un lieve cambiamento rispetto ai giorni passati.

Tra lunedì e mercoledì 19 giugno avremo un lieve calo delle temperature, in quanto l’anticiclone africano perderà lentamente il dominio sulla nostra regione,  ciò permetterà l’arrivo di correnti meno calde sulla Calabria.

Fig. 1a – Mappa della pressione e dei geopotenziali (necessari per individuare il “promontorio” dell’alta pressione) previsti per la giornata di Mercoledì 19 – Modello MTC-GFS 06z

 

Fig.1b – Temperatura masse d’aria a 850hpa – 1400m circa previsti per la giornata di Mercoledì 19 – Modello MTC-GFS 06z

Le temperature resteranno ugualmente su valori estivi, ma questa volta i valori non avranno eccessi, mantenendoci sui 28/30°C.

Nello stesso tempo, qualche temporale pomeridiano potrebbe farsi vedere nuovamente nelle aree interne; infatti l’ingresso di correnti sopra citate, destabilizzerà la colonna d’aria, sopratutto nel pomeriggio, quando l’energia raccolta dal soleggiamento, unita ai nostri rilievi potrebbe innescare dei locali temporali sulla Sila e sul Pollino.

Detto ciò, facciamo presente inoltre che, quanto descritto, sarà solo una fase transitoria.

Con ormai buona probabilità, la seconda parte dalla settimana entrante (da venerdì 21 )  darà il via ad una nuova ondata di calore, la terza ormai di questo mese.

Fig. 2a – Mappa della pressione e dei geopotenziali (necessari per individuare il “promontorio” dell’alta pressione) previsti per la giornata di Venerdì 22 – Modello MTC-GFS 06z

Fig.2b – Temperatura masse d’aria a 850hpa – 1400m circa previsti per la giornata di Venerdì 22 – Modello MTC-GFS 06z

In copertina possiamo invece vedere l’andamento delle temperature previste a 850hpa “1400m” ( rappresentate su mappa in figura 1b e 2b)  in forma di grafico, tramite il quale possiamo vedere meglio l’evoluzione delle temperature in abbinamento ai prossimi giorni e alla media del periodo.

Ass. Meteopresila

In Collaborazione con

Domenico Talarico