Ulteriori conferme vengono date dai modelli matematici sull’arrivo di masse d’aria di origine polare sull’Italia tramite i Balcani per fine anno.

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500-modDal sito dell’aeronautica possiamo leggere al riguardo:

“Persiste un vasto promontorio con asse lungo il meridiano 0°, esteso anche su tutto il mediterraneo, limitato sull’atlantico e sull’Europa centro-orientale da due profonde saccature che raggiungono le medie latitudini.

Il flusso perturbato principale si trova così a scorrere in senso meridiano proprio sull’Europa centrale, per assumere poi componente pressoché zonale sul mediterraneo centro-orientale.

Alla saccatura europea e’ associata un forte richiamo di aria polare continentale, mentre il bordo occidentale anticiclonico e’ leggermente ondulato da un disturbo in quota in corrispondenza delle isole britanniche”.

Qui in figura mettiamo graficamente quanto sopra descritto, rappresentando le correnti e le figure bariche in gioco.

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Per  i prossimi giorni, la situazione meteorologica verrà pertanto influenzata dalla posizione della struttura su descritta, che ad oggi inizia a dare i primi segnali di arrivo, con ventilazione in aumento.

Per la Calabria il tutto si traduce in un un deciso calo delle temperature (fig 2) che potranno raggiungere valori molto bassi, tanto da portare le temperature negative sino ai livelli di bassa collina (ATTENZIONE) tra mercoledì e giovedì, con venti che risulteranno tesi da Nord/nord est.

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Fig 2 mappa a 850Hpa, masse d’aria in movimento

Ma le precipitazioni?

Questo è l’interrogativo adesso rimasto da sciogliere con precisione. Al momento quello che possiamo dire è che le aree ioniche presilane cosentine e crotonesi sono in pole per vedere precipitazioni, che saranno a carattere nevoso fin dai 5/700m a salire, al momento però non si prevedono grossi quantitativi (Fig.3).

Tali precipitazioni saranno causate non da una vera e propria perturbazione, ma dall’effetto Stau, l’effetto che (semplificando molto) si forma quando delle masse d’aria in scorrimento, passano sul mare vanno ad arricchirsi di umidità, la quale va ad essere rilasciata sotto forma di precipitazioni quando si vanno a scontrare con dei rilievi (in questo caso il versante nord orientale sella Sila).

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Fig.3 precipitazioni previste nelle 24h tra il 28 e il 29.

Altrove, le precipitazioni potranno colpire il basso tirreno (sempre con le stesse modalità descritte sopra per l’effetto stau), dove saranno possibili nevicate sui rilievi dell’Aspromonte e delle Serre.

Il Catanzarese e l’area ionica centrale e meridionale, invece, si troveranno protetti della presenza della Sila, che fermerà gran parte delle precipitazioni, ma riceveranno comunque il vento di caduta dai rilievi silani, non si escludono deboli nevicate nella presila catanzarese.

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Spaghi

Dal grafico qui sopra proposto, (che potete trovare qui )possiamo in fine vedere (tramite delle linee disposte secondo quanto previsto dalle proiezioni di 20 simulazioni meteo) l’andamento termico per i prossimi giorni; nell’area in basso cerchiata in blu andiamo ad indicare il periodo d’interesse tra il 28 e il 30 Dicembre, sopra indichiamo l’andamento termico.

Ciò che possiamo dire sinteticamente è che, viste le termiche previste (quasi -8°C sui 1500m di quota), sulle aree in cui si avranno precipitazioni, è possibile che siano nevose con quote sui 600m.

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Una situazione che possiamo dire quindi di netto cambiamento con quanto avuto in questo fine anno, che però andrà a dover essere seguito ulteriormente nei prossimi aggiornamenti, soprattutto per capire l’entità dei fenomeni che si potranno formare.

Ass. Meteopresila.

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