Nell’intero settore occidentale dell’Arco Calabro si trovano successioni sedimentarie di età Neogene-Quaternaria, che derivano dallo sviluppo di bacini peri-Tirrenici a seguito dell’apertura del Bacino Tirrenico.

Si tratta di formazioni sedimentarie del Miocene superiore, Pliocene e Quaternario che costituiscono i primi depositi che poggiano in contatto discordante sulle diverse unità cristalline che rappresentano l’ossatura dell’Arco Calabro-Peloritano.

Oltre ai diffusi bacini peri-tirrenici, sono presenti anche numerosi terrazzi marini, i quali testimoniano il diffuso processo di sollevamento quaternario e la sua interazione con i contemporanei cambiamenti ciclici del livello del mare, come sostenuto da Bosi et al, 1996; Carobene e Dai Pra, 1991; Westaway , 1993.

Tra i bacini peri-tirrenici situati sul margine tirrenico dell’Arco Calabro troviamo il Bacino di Amantea.  

Il Bacino di Amantea è caratterizzato da un riempimento sedimentario suddiviso in cinque unità deposizionali, separate da discontinuità stratigrafiche di origine tettono-sedimentarie (Muto e Perri, 2002).

 

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Ubicazione geografica del Bacino di Amantea.

Questo bacino, situato lungo la costa tirrenica della Calabria settentrionale, è di età Neogene-Quaternaria e fa parte di una serie di bacini sviluppatisi a partire dal Tortoniano medio-superiore nell’area occidentale dell’Arco Calabro come riportato da Ortolani et al., 1979.

Secondo studi recenti (Colella,1995; Mattei et al., 1999), la sua formazione è imputabile ad un regime tettonico prevalentemente estensionale che ha interessato l’area tirrenica durante la formazione dello stesso Bacino Tirrenico e che è stato responsabile della formazione di molti bacini impostati sulla catena già strutturata.

Nel quadro stratigrafico generale la sequenza di riempimento va a poggiare sul substrato cristallino-metamorfico molto articolato costituito dalle unità appartenenti al complesso Liguride e Calabride.

In termini generali si può distinguere, nell’ambito del complesso post-orogene, un gruppo di formazioni inferiori ed una formazione superiore:  il primo è rappresentato da conglomerati, sabbie ed arenarie e calcareniti, che nell’insieme costituiscono  sequenze silicoclastiche e calcareo-argillose del tardo Miocene appartenenti ai bacini satelliti peri-tirrenici; il secondo gruppo invece è costituito  da depositi conglomeratici di ambiente continentale e marino del Pleistocene, i quali seguono, con contatti discordanti e trasgressivi le precedenti unità.

Dott. Davide Palummo

BIBLIOGRAFIA

BOSI, C., CAROBENE, L., SPOSATO, A., 1996.  Il ruolo dell’eustatismo nella evoluzione geologica nell’area mediterranea (The role of eustatism in the

geological evolution of the Mediterranean area). Memorie della Società Geologica Italiana 51, 363–382.

MUTO, F., PERRI, E., 2002. Evoluzione tettono-sedimentaria del bacino di Amantea, Calabria occidentale (Tectonic-sedimentary evolution of the Amantea basin, western Calabria). Bollettino della Società Geologica Italiana 121, 1–19.

 ORTOLANI F., TORRE M. & DI NOCERA S. (1979) – I depositi altomiocenici

del bacino di Amantea (Catena Costiera Calabra). Boll. Soc. Geol. It., 98, 559-587.

COLELLA, A., 1995. Sedimentation, deformational events and eustacy in the perityrrhenian Amantea Basin: preliminary synthesis. Giornale di Geologia

57, 179–193.

MATTEI, M., SPERANZA, F., ARGENTIERI, A., ROSSETTI, F., SAGNOTTI, L., FUNICIELLO, R., 1999. Extensional tectonics in the Amantea basin (Calabria, Italy):

a comparison between structural and magnetic anisotropy data. Tectonophysics 307, 33–49.