La Catena Costiera, la prima fascia montana dell’Appennino Calabro.

Si estende per circa 73 km in maniera parallela alla linea di costa dell’alto Tirreno calabrese,  tra il Passo dello Scalone, a nord, e la foce del fiume Savuto, a sud, che la separa dal settore sud-occidentale della Sila Piccola.  Essa è delimitata inoltre ad occidente dal mare Tirreno e ad oriente dalla valle del fiume Crati.

Questo elemento strutturale rappresenta un “horst”, ovvero un alto strutturale di origine tettonica costituito da faglie dirette (normali) isorientate, che delimitano blocchi  simmetricamente ribassati rispetto al centro.

Tale struttura si è formata morfologicamente con le fasi tettoniche del Pliocene medio in concomitanza con la formazione del “graben” del Crati (ORTOLANI, 1975).

Per “graben” si intende infatti letteralmente una “fossa di sprofondamento” di origine tettonica che si genera in concomitanza con la formazione dell’horst. La fase di sviluppo dell’horst  è tuttora attiva come testimoniato dall’attività sismica presente lungo le importanti faglie che lo delimitano (TORTORICI, 1980; CELLO et al., 1982),

 

Carta geologica della fascia di Catena Costiera

Fig. 1. Carta geologica della fascia di Catena Costiera della Calabria Settentrionale (Filice et Al. 2015)

 

Dal punto di vista litologico, La Catena Costiera è costituita dunque da falde cristalline (prettamente graniti e gneiss) paleozoiche e falde mesozoiche ofiolitiche, sovrascorse sulle unità sedimentarie appenniniche.

Discordanti sui vari termini della Catena, poggiano statigraficamente sedimenti depositatisi in età successive al suo innalzamento.

L’assetto geologico della zona, in una visione più generale, è rappresentato da un alto strutturale che degrada verso mare attraverso zone sub-pianeggianti, direttamente connesse a quelle che sono i caratteri di una piana costiera, oggetto, nel tempo di continue interferenze legate all’azione sia del mare che al trasporto terrigeno operato dai corsi d’acqua che confluiscono lungo le coste calabresi.

 

 

CENNI BIBLIOGRAFICI:

CELLO G., GUERRA I., TORTORICI L., TURCO E., SCARPA R. (1982) – Geometry of the neotectonic stress field in southern Italy: geological and seismological evidence.J. Struct. Geol. 4, 385–393.

LANZAFAME G. & ZUFFA G.G. (l976) – Geologia e petrografia del Foglio Bisignano (bacino del Crati, Calabria). Geol. Romana, 15, 223-270.

ORTOLANI F. (1978) – Alcune considerazioni sulle fasi tettoniche mioceniche e plioceniche dell’Appennino meridionale. Boll. Soc. Geol.It., 97, 609-616.

Tortorici L. (1982). Lineamenti Geologico-strutturali dell’Arco Calabro Peloritano, Rend. Soc. It. Miner. Petrol., 38 (3), pp. 927-940.

FILICE F., LIBERI F., CIRILLO D., PANDOLFI L., MARRONI M.,  PILUSO E. (2015) – Geology map of the central area of Catena Costiera: insights into the tectono-metamorphic evolution of the Alpine belt in Northern Calabria.  Journal of Maps, 2015 Vol. 11, No. 1, 114–125.

Dott. Mattia Ramundo

05/05/2017