Aumento termico nelle prossime ore, poi veloce impulso freddo per l’Epifania, ma non sono previste nevicate!

E’ giunto il momento di spingerci avanti con l’evoluzione del tempo; nelle prossime ore l’aria fredda che ha tenuto sotto scacco il meridione italiano, verrà scalzata da asciutte correnti occidentali, in grado di far salire rapidamente la colonnina di mercurio e causarne velocemente la fusione delle nevi anche lungo i crinali di montagna.

Si tratta di aria mite, di matrice oceanica che per qualche ora proverà a impadronirsi del sud-Italia e parte dell’est europeo, responsabile però, di un secondo richiamo di aria fredda, pronta a riversarsi dall’Asia occidentale, fin verso il sud-Italia.

Fig. 1 – Mappe della temperatura delle masse d’aria a 850 hpa (1500m circa) di giorno 3 a sx e di giorno 5 a dx

Fig. 2 – Mappe della temperatura delle masse d’aria a 850 hpa (1500m circa) di giorno 6

I cieli del mediterraneo diverranno campo mirato tra due masse d’aria, questa più tiepida (appena descritta) e una di natura gelida (accennata sopra).

L’estensione limitata delle nevi, in concomitanza alla veloce fusione della stessa, non faciliterà all’aria fredda di avanzare in maniera organizzata, ecco quindi che entro sabato 5, attendiamo un nuovo sbuffo di aria fredda, tuttavia più veloce del precedente e sterile di precipitazioni.

Il “muro” di aria fredda verrà, invece, a irrobustirsi sulla Grecia e settore balcanico, laddove a largo del mar Ionio nascerà una profonda “bassa pressione”, in grado di addensare a se gran parte dell’aria fredda.

Una piccola dose dell’aria gelida, riuscirà tuttavia a raggiungere anche il sud-Italia (tra sabato e domenica), allorquando le temperature scivoleranno nuovamente sottozero (-6°C a 850 hPa) e soffieranno dei venti di #tramontana piuttosto intensi.

Nell’immagine il campo delle isoterme previsto nel weekend dell’Epifania, possiamo osservare la bassa pressione greca, responsabile di un nuovo rinforzo del vento e della colata di aria gelida.  Subito a ovest, notiamo il veloce avanzamento dell’aria più mite che scalzerà l’aria fredda entro lunedì 7 Gennaio.

Come ribadito, si tratterà di uno sbuffo freddo, molto veloce, non avrà infatti tempo di organizzare un sistema nuvoloso (come la precedente perturbazione) e di conseguenza non sono attesi fenomeni, salvo qualche brevissima spruzzata di neve.

Entro lunedì, l’aria più mite (raffreddata da quella gelida che avrà raggiunto il meridione), tenderà velocemente ad avanzare, a quel punto, gli effetti saranno da valutare.

 

Autore: Umberto Rossini

In collaborazione con Meteopresila.

 

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