Freddo e neve

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La veloce irruzione artica continentale che ci sta investendo, ha provocato nevicate sparse fino a quote pianeggianti. Neve coreografica, ma senza accumulo, è stata inoltre segnalata a Crotone, con oltre 20/30 cm caduti a partire dai 1000 metri.
L’ondata di freddo è arrivata puntuale, con neve su gran parte della Regione fino a quote molto basse. Fiocchi fin sulla Piana di Gioia Tauro, a Tropea e dai 300m sulla Locride; fiocchi anche a Crotone, mentre sono imbiancate Vibo Valentia e Palmi. A Gambarie d’Aspromonte caduti 40cm di neve fresca.
Il maltempo ha nel frattempo investito anche il basso versante tirrenico con piogge diffuse, specie centro settentrione, ivi con nevicate sui rilievi centro settentrionali sino a quote di bassa collina.

BOVA  20cm

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Vibo Valentia

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Piana di Palmi imbiancata

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le temperature sono in calo, si prepara una serata molto fredda, con minime sotto zero anche a quote basse; invitiamo a fare attenzione al ghiaccio sulle strade…

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Ultime ore di gelo e neve, poi anche questa poderosa irruzione polare verrà archiviata.

Già da domani, martedì 10 febbraio, le temperature aumenteranno, rientrando così in linea con le medie del periodo.Il clima rimarrà freddo e tipicamente invernale per tutta la settimana, ma senza i picchi di gelo estremo di queste ore.

Sarà una settimana d’inverno, quindi, con ampie schiarite dove però non mancheranno nebbie e foschie su valli e pianure; al sud invece avremo più variabilità con precipitazioni sparse nelle zone joniche a causa degli spifferi umidi e instabili provenienti dai Balcani, fenomeni che si continueranno a rivelare nevosi sui rilievi a quote collinari (domani oltre i 500-600 metri, da mercoledì in poi oltre gli 800-900 metri) a causa delle temperature comunque basse.

Piogge e temporali, neve talora abbondante.

Prosegue l’ondata di maltempo , ancora nella morsa del profondo vortice depressionario. L’intensa perturbazione che sta interessando, oltre ad aver portato la neve fino in pianura, sta determinando condizioni di spiccato maltempo. Piogge, rovesci e temporali  con accumuli variabili tra 5 e 15mm.

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Neve fino a bassa quota. Le minime sono variate in pianura tra 5 e 10°C, con raffiche anche superiori ai 130km/h.

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Sila Lago Ampollino 1278m

Prima parte di Febbraio, cosa ci dicono gli Indici meteo.

Terminata la fase instabile che ha riportato la neve a quote collinari e ricoperto il nostro Appennino da un cospicuo manto nevoso, vediamo insieme l’evolversi dei vari indici nei prossimi giorni.

Osservazioni generali: Dopo l’attuale fase di un breve passaggio allo stato negativo da parte dell’Arctic Oscillation (abbr. AO), nei successivi 10 giorni continuerà il suo stagionale trend positivo, come anche quello della North Atlantic Oscillation (abbr. NAO).

Indice NAO / Indice AO(Indici aggiornati)

Le incertezze sull’evoluzione a lungo termine sono legate all’effettivo arrivo al suolo, sulle zone polari, dei continui warming verificatisi nel mese di gennaio e ancora stazionari in Stratosfera. In continuità con il trend delle scorse settimane, nell’alta atmosfera il Vortice Polare Stratosferico rimane perturbato a causa dell’attuale scaldata seguita all’evento di improvviso riscaldamento stratosferico, che ha raggiunto il suo picco all’incirca intorno all’8-10 gennaio 2015.

Un nuovo warming, valutato di media intensità, è previsto svilupparsi nel breve termine. Lo stato di debolezza del VPS in alta e media Stratosfera permane, anche se temporaneamente il suo centro di massa (attualmente in posizione decentrata sul Mar di Kara in territorio siberiano), tenderà a riportasi verso la sede naturale sul Polo Nord geografico. Sarà però una situazione temporanea, poichè la forte ripresa della propagazione delle onde verticali in Stratosfera, suggerita dalle intense anomalie positive sul nord del Pacifico, spingeranno nuovamente l’intero campo di massa del VPS e il suo centro di massa in ambito territoriale siberiano.

Sviluppi nel breve-medio termine : La propagazione verso il basso delle condizioni negative dell’AO in Stratosfera, dovrebbero iniziare a influenzare più significativamente la circolazione troposferica, per cui la traslazione dagli attuali valori positivi dell’ AO troposferica verso la fase negativa, viene ulteriormente spostata in avanti, intorno alla fine della prima decade del mese di febbraio. Le maggiori incertezze che permangono a livello modellistico, riguardano l’insorgenza o meno di un deciso raffreddamento del VPS alle quote alte e medie della Stratosfera. La sua eventuale assenza fa venire meno quella ripresa di forte vorticità da parte del VPS stesso, indispensabile a spingere verso il suolo le anomalie termico-bariche derivate dai ripetuti fenomeni di perturbazione subiti nel tempo, primo dei quali, il Minor warming di inizio gennaio, che sarebbero necessarie all’AO troposferica per passare più decisamente in campo negativo. Ne abbiamo una chiara conferma relativa alle anomalie normalizzate di geopotenziale delle quote isobariche dell’intera colonna Troposfera-Stratosfera, dove appare evidente, fatto salvo un breve periodo in prossimità della metà del mese, la lunga fase di raffreddamento della Troposfera durante l’intero mese di gennaio (AO+). Al contrario il riscaldamento presente in Stratosfera (AO-) procede molto lentamente la sua discesa verso il suolo, proiettando la sua data di arrivo in Troposfera nel mese di Febbraio.

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Insomma, questa settimana continuerà l’aspra fase invernale in atto che vedrà valori termici stagionali sotto media, accompagnati da intensi fenomeni atmosferici. Il medio termine che esordirà con la fine della settimana in corso e l’inizio della prossima, lascia ancora qualche dubbio interpretativo a causa della poca affidabilità stagionale dell’Indice Arctic Oscillation.

In definitiva, nonostante l’Arctic Oscillation sia destinata a rientrare velocemente in campo positivo, la prossima settimana potrà essere caratterizzata da nuovi affondi freddi e termiche particolarmente basse di estrazione continentale, provenienti dalla Russia e trasportate verso il bacino del Mediterraneo da moti retrogradi. Allo stato attuale le precise traiettorie finali sono ancora da individuare e le proiezioni oscillano tra la Penisola Balcanico-Ellenica e il centro del Mediterraneo.

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Sviluppi futuri: Le prospettive per un’AO stabilmente negativa rimangono ancora da verificare per il resto del mese di febbraio, viste le evidenti anomalie stratosferiche e troposferiche, che andranno attentamente monitorate nel loro eventuale evolvere o regredire. In linea di massima il valore dell’Arctic Oscillation si manterrà su un valore comunque leggermente negativo, dato il recente forte indebolimento di inizio mese da parte del VPS e quello più moderato attualmente in corso di sviluppo.

02/02/2015

Nuovo vortice in formazione ad ovest, mentre il maltempo insiste al Sud

Mentre un vortice di bassa pressione ancora insiste sulle regioni meridionali portando rovesci, temporali e nevicate fino a quote collinari,una seconda depressione molto intensa si prepara ad entrare in scena.

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Si sta avvalendo in queste ore di un minimo fittizio, responsabile di un aumento delle nubi tirreniche con qualche episodico temporale ma nell’arco della notte e durante la giornata di domani il minimo principale si approfondirà fino a 990hp. Si aprirà così, già dalle prossime ore una nuova fase di maltempo che colpirà per molti giorni. Per quel che riguarda la seconda parte della giornata di oggi, abbiamo visto ancora molti temporali al sud soprattutto sulla Calabria dove la neve ha raggiunto anche i 500-600m cadendo abbondante sui rilevi appenninici. Gli accumuli massimi 30mm sul Catanzarese con circa 20-25cm di neve fresca.

Gli estremi nei valori massimi di oggi 13°  Reggio Calabria.

I giorni della merla

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Ci avviciniamo ai più attesi giorni di Gennaio, quelli della merla 29-30-31; questi, secondo la tradizione dovrebbero essere i giorni più freddi dell’anno, sia dal punto di vista termico che da quello nevoso.
Sarà davvero così?
Lo scorso anno passarono in osservati, sotto un dominio anticiclonico, con temperature ben oltre le medie e giornate dal sapore primaverile, quest’anno dovremmo fare i conti con il maltempo.
La giornata di giovedì 29, sarà interessata ancora da correnti fredde di origine polare, che però abbandoneranno la nostra regione per l’allontanamento verso est della perturbazione, avremo quindi un aumento dei valori termici, che comunque rimarranno in linea con le medie stagionali. La giornata si presenterà comunque stabile ed ampiamente soleggiata al mattino, per poi andare a peggiorare in serata.

Il maltempo però è alle porte, difatti, già nella mattinata del 30 avremo buone possibilità di ritrovarci sotto un cielo carico si pioggia.

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Molti centri di calcolo sono concordi sul vedere la discesa di una bassa-pressione derivata direttamente dal Vortice Polare verso le basse latitudini europee; ciò significa il formarsi, lungo il bordo orientale di questa bassa-pressione, un profondo flusso perturbato, che andrà a richiamare sul meridione, correnti più calde e umide di origine Atlantica (valori in aumento di 4/5°C).
Sulla Calabria, ciò si tradurrebbe momentaneamente in un aumento dei valori termici (come si può osservare sulla mappa), generando tuttavia forti contrasti in sede atmosferica, che risulterebbero decisivi per la formazione di imponenti celle temporalesche in entrata da occidente, che andrebbero ad interessare direttamente il nostro territorio, specie i settori tirrenici!!

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Per Sabato 31, la bassa-pressione derivante dal vortice polare è prevista in spostamento un po’ più verso sud e le correnti che ne deriveranno, tenderanno in seguito a far riabbassare le temperature e, in questi casi, la neve inizierà a macchiare le aree al di sopra dei 1200mt, con accumuli da deboli a moderati. le temperature però si prevedono con un andamento altalenante, in calo durante la mattinata, per poi rialzarsi in serata. Sul lato delle precipitazioni che si andranno a formare dal Tirreno verso la Calabria, c’è ancora incertezza, ma ad ora si prevedono essere anche per questo giorno moderate e a tratti abbondanti sopratutto in serata;

Insomma subiremo in poche ore un altalena continua di sbalzi termici accompagnati da una persistente e continua fase di maltempo che rischieremo di raggropparcela anche per la prima decade di Febbraio, ma di questo ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.

28/01/2015

Ancora nubi e fenomeni su Adriatiche e Meridione; freddo in montagna

Il vortice di bassa pressione scavatosi ieri sul Mare di Sardegna ha continuato la sua marcia verso Sudest portandosi nel corso delle ultime ore sul Mare di Sicilia. Attorno ad esso hanno così gravitato rovesci e temporali che hanno penalizzato parte della Sicilia, della Calabria, della Basilicata, specie meridionale, e del Salento occidentale con accumuli dalla mezzanotte sino a 15-20 mm tra catanese e ragusano, 10 mm nel potentino.

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La sua azione ha nel contempo mantenuto attivo un flusso ditese correnti nordorientali che dai Balcani si è riversato sul Mediterraneo centrale, mantenendo così attiva diffusa nuvolosità , nevose sino a quote collinari. Il grecale si è spinto così sin sulla Sardegna, portando frequenti annuvolamenti sui settori centro orientali nonché locali piogge.
Il tempo è rimasto più asciutto, invece sulle Tirreniche centro settentrionali  anche se con cieli offuscati a tratti a nuvolosità in transito. Meglio, invece, al Nordovest e su parte del Triveneto, ove le aperture sono risultate più ampie, eccezion fatta per annuvolamenti sui crinali alpini occidentali.

MALTEMPO AL CENTRO SUD

weekend: instabile e ventoso al centro sud

Sabato rovesci al Sud, Isole e adriatiche, con neve sull’Appennino mediamente oltre 800-1200m ma a tratti più in basso. Fenomeni soprattutto al mattino. Discreto altrove ma con neve in arrivo serale sulle Alpi di confine. Vento ancora a tratti forte dai quadranti settentrionaliWeek-end, pioggia e neve in montagna al Centro Sud. Il minimo di bassa pressione alimentato da aria fredda di natura polare si muoverà verso levante da venerdì ed insisterà per tutto il weeek-end. Questo significherà da una parte un allentamento delle precipitazioni al Nord dove il tempo andrà migliorando, dall’altro un accanimento di piogge ed acquazzoni al Centro Sud e sulla Sicilia. Saranno possibili fenomeni anche intensi. Nevicate anche abbondanti si avranno sulla dorsale sopra i 700/1000m. Le temperature subiranno un ulteriore calo per via di un rinforzo dei venti di Tramontana e Grecale.

L’INVERNO DEI FORTI SBALZI TERMICI

L’Inverno sta giocando a mascherarsi da Primavera. Dopo l’intensa ondata di freddo maturata a fine Dicembre è seguito un graduale, progressivo aumento delle temperature grazie al rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre.
Anticiclone che prevale indisturbato sui Paesi dell’Europa meridionale e sud-occidentale, con il freddo quello vero che rimane confinato più ad est, verso i Balcani, la Turchia e il Medio Oriente.
E intanto nel weekend accadrà che il vasto campo anticiclonico azzorriano subirà un’ulteriore intensificazione e allo stesso sposterà i propri massimi pressori tra la Spagna, la Francia e il Mediterraneo centrale. E’ attesa quindi una fase più stabile e soleggiata anche sulla nostra Penisola, segnata da un brusco aumento termico che farà impennare le temperature ben oltre i +16/+18°C su numerose località del territorio!!
Insomma, un vero e proprio anticipo di Primavera, d’altra parte non ci si poteva certo aspettare granché da una situazione teleconnettiva piuttosto chiara come lo è l’attuale; AO + e NAO +, rispettivamente segnale di un vortice polare compatto e di un anticiclone delle Azzorre bloccato a latitudini più meridionali, praticamente impossibilitato a spingere verso nord per ergersi a blocco.

Dalla prossima settimana però una marcata ondulazione del getto polare favorirà una rapida incursione d’aria fredda o molto fredda in direzione del nostro Paese.

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Tra domenica e lunedì le temperature si riabbasseranno anche di 8-10°C, soprattutto però sui settori ionici, maggiormente esposti alle fredde correnti che si disporranno dai quadranti orientali. In meno di 48 ore passeremo quindi da valori termici sopra media a valori di qualche grado al di sotto di essa, con sbalzi termici importanti tipici di una fase primaverile.
In questo contesto anche la neve non farà certo fatica a cadere sui rilievi appenninici fino a quote di medio-alta collina.

Ma andando a curiosare verso la lunga tendenza, veniamo ad una prima bozza di quel che ci aspetta nella seconda decade di gennaio: smaltiti gli eccessi dovuti al Getto Polare, lanciato a 300 all’ora sui cieli euro-atlantici, la circolazione circumpolare inizierà ad ondulare lungo l’emisfero, vuoi anche per una parziale imbeccata da parte della stratosfera polare, ove si è verificato un temporaneo riscaldamento con parziale riassetto dei centri di pressione. Per tale motivo sul Mediterraneo e sull’Italia non affluiranno più masse d’aria miti subtropicali, ma più fredde intermedie e polari dal nord Atlantico. Tanto basterà per far rientrare finalmente il profilo termico entro valori nella norma, ma non è tutto. In questo contesto, l’alta delle Azzorre sarà costretta a fare un passo indietro, ricollocando il suo quartier generale nel bel mezzo dell’Atlantico. Studiando l’evoluzione dei treni d’onda sembra che dopo la metà del mese possa ergersi un importante blocco atmosferico a 60° ovest, ossia sull’Atlantico occidentale, il che agevolerebbe l’approfondimento di un canale depressionario dal nord Atlantico verso l’Europa, con possibile inserimento di perturbazioni a catena anche verso il Mediterraneo.
Da qui la possibilità che l’inverno possa riscattarsi e, come anticipato a suo tempo, dare finalmente quella svolta stagionale che da tempo tutti si aspettano.

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