L’Inverno sta giocando a mascherarsi da Primavera. Dopo l’intensa ondata di freddo maturata a fine Dicembre è seguito un graduale, progressivo aumento delle temperature grazie al rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre.
Anticiclone che prevale indisturbato sui Paesi dell’Europa meridionale e sud-occidentale, con il freddo quello vero che rimane confinato più ad est, verso i Balcani, la Turchia e il Medio Oriente.
E intanto nel weekend accadrà che il vasto campo anticiclonico azzorriano subirà un’ulteriore intensificazione e allo stesso sposterà i propri massimi pressori tra la Spagna, la Francia e il Mediterraneo centrale. E’ attesa quindi una fase più stabile e soleggiata anche sulla nostra Penisola, segnata da un brusco aumento termico che farà impennare le temperature ben oltre i +16/+18°C su numerose località del territorio!!
Insomma, un vero e proprio anticipo di Primavera, d’altra parte non ci si poteva certo aspettare granché da una situazione teleconnettiva piuttosto chiara come lo è l’attuale; AO + e NAO +, rispettivamente segnale di un vortice polare compatto e di un anticiclone delle Azzorre bloccato a latitudini più meridionali, praticamente impossibilitato a spingere verso nord per ergersi a blocco.

Dalla prossima settimana però una marcata ondulazione del getto polare favorirà una rapida incursione d’aria fredda o molto fredda in direzione del nostro Paese.

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Tra domenica e lunedì le temperature si riabbasseranno anche di 8-10°C, soprattutto però sui settori ionici, maggiormente esposti alle fredde correnti che si disporranno dai quadranti orientali. In meno di 48 ore passeremo quindi da valori termici sopra media a valori di qualche grado al di sotto di essa, con sbalzi termici importanti tipici di una fase primaverile.
In questo contesto anche la neve non farà certo fatica a cadere sui rilievi appenninici fino a quote di medio-alta collina.

Ma andando a curiosare verso la lunga tendenza, veniamo ad una prima bozza di quel che ci aspetta nella seconda decade di gennaio: smaltiti gli eccessi dovuti al Getto Polare, lanciato a 300 all’ora sui cieli euro-atlantici, la circolazione circumpolare inizierà ad ondulare lungo l’emisfero, vuoi anche per una parziale imbeccata da parte della stratosfera polare, ove si è verificato un temporaneo riscaldamento con parziale riassetto dei centri di pressione. Per tale motivo sul Mediterraneo e sull’Italia non affluiranno più masse d’aria miti subtropicali, ma più fredde intermedie e polari dal nord Atlantico. Tanto basterà per far rientrare finalmente il profilo termico entro valori nella norma, ma non è tutto. In questo contesto, l’alta delle Azzorre sarà costretta a fare un passo indietro, ricollocando il suo quartier generale nel bel mezzo dell’Atlantico. Studiando l’evoluzione dei treni d’onda sembra che dopo la metà del mese possa ergersi un importante blocco atmosferico a 60° ovest, ossia sull’Atlantico occidentale, il che agevolerebbe l’approfondimento di un canale depressionario dal nord Atlantico verso l’Europa, con possibile inserimento di perturbazioni a catena anche verso il Mediterraneo.
Da qui la possibilità che l’inverno possa riscattarsi e, come anticipato a suo tempo, dare finalmente quella svolta stagionale che da tempo tutti si aspettano.

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