L’inverno alle porte

Dall’immagine qui sotto si può vedere uno spesso strato di nebbia e nubi basse circondare molte aree dell’Italia(tipico sulla pianura padana, ma questa volta viene interessata tutta l’area tirrenica e anche il vibonese), questo è un caratteristico effetto dell’alta pressione, che, mantenendo cieli sereni nella notte e bassa ventilazione, favorisce il ristagno dell’aria e  la dispersione del calore, e quindi, il raffreddamento dei bassi strati d’aria che condensano in microscopiche gocce d’acqua che formano le nubi basse che vediamo in figura.

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Il posizionamento dell’alta pressione delle Azzorre sul Mediterraneo, ha mantenuto protetta l’Italia da incursioni di aria fredda, dandoci giornate soleggiate, con poco vento e portando durante il giorno le temperature ben oltre la media del periodo.

Questa situazione si manterrà invariata fino il 25 Dicembre.

Lo stesso non si potrà dire già da S. Stefano, quando lo spostamento dell’anticiclone verso Ovest lascerà spazio ad una prima discesa di aria fredda di origine artica, che farà crollare le temperature mandandoci nel primo vero ‘episodio invernale’ di questa stagione.

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Ma appunto, sarà un primo episodio per il 26 e il 27 Dicembre, dove potremo avere nevicate sui 1100m, e più in basso non escludiamo fenomeni di graupel e neve tonda, anche e soprattutto a seconda dell’intensità delle precipitazioni, ma per ora non saranno particolarmente interessanti dal punto di vista delle quantità in gioco; come termiche, la cosa si fa più interessante, trovandoci ad osservare un calo termico di 8°C e con punte di -10/-12 °C rispetto alle 48ore precedenti.

A questo punto le cose si fanno un po’ più complesse; quello che descriveremo ora, sono previsioni dei modelli meteo dal 28 Dicembre in poi, quindi, a oltre 100 ore e vanno lette come tendenze con probabilità sul 60%.

Ciò che i modelli cominciano ad osservare (abbastanza unitariamente), è un’irruzione di aria artica più decisa; l’anticiclone verrebbe visto in elevazione sull’Europa occidentale, tanto da raggiungere e invadere le aree scandinave; e in conseguenza di ciò, si avvierebbero le nuove irruzioni artiche. Masse d’aria molto fredde e pesanti scivolerebbero lentamente dal nord Europa verso sud, esaltando la formazione di un minimo depressionario.

Si inizia da domenica 28, quando in un primo momento, correnti occidentali/sud-occidentali ci porteranno ad un sensibile aumento delle temperature (di 6/8°C con valori di +3/+4°C sui 1450m) e dell’instabilità convettiva, perché le masse d’aria scorreranno sui nostri mari ancora piuttosto miti, e saranno tali da sviluppare energia e umidità necessarie per la formazione dei sistemi temporaleschi sul tirreno, che potranno quindi interessare anche la Calabria (area tirrenica in primis).

spaghi

 

 

 

L’aggiornamento di questo grafico è visibile qui https://www.meteopresila.it/lungo-termine/

 

 

 

 

 

 

 

Ma questo rialzo non dovrebbe durare molto, infatti, poche ore dopo è previsto l’arrivo delle correnti artiche dette sopra, che faranno crollare le temperature di altri 7/10°C, rischiando di avere masse d’aria, sulla quota di riferimento dei 1450m, con temperature  di -7°C o addirittura toccare i -10°C, valori che da queste parti non si vedono da anni!

A questo punto tutto dipenderà dal reale posizionamento del minimo e dei suoi valori; le precipitazioni che si formerebbero con questo scenario garantirebbero nevicate fino a bassa quota, ma in scala continentale, per una piccola area come la Calabria, si capisce che a oltre le 100 ore inquadrare perfettamente le precipitazioni non è ancora possibile.

Aspettiamo pertanto che escano nuovi aggiornamenti.

<< Nel frattempo vi auguriamo BUONE FESTE >>

Dicembre in “sopra media”

Abbiamo appena superato un mese di Novembre tra i più caldi in Italia e, nonostante le  premesse per questo inizio d’Inverno fossero di un ritorno alla normalità, ci ritroviamo ancora, raggiunta la metà del mese di Dicembre, ad osservare temperature che faticano a scendere, o almeno nel raggiungere valori normali per il periodo.

anomalie novembre   anomalia italiaa

Nelle immagini sopra, si possono vedere graficamente le anomalie termiche di Novembre distribuite sul territorio europeo e su quello italiano; per la Calabria, possiamo notare un’anomalia che si aggira sui +2.5°C  , al livello italiano si arriva fino ai +3.6°C (fonte isac.cnr ).

Per Dicembre, un mese tipico per le prime nevicate a quote non troppo alte e anche per le prime vere ondate di freddo, anche quest’anno abbiamo un sopra media. Nei giorni scorsi molti annunci (sulla base di emissioni modellistiche a oltre i 4/5 giorni) di ondate di freddo si sono infrante contro la realtà di un inizio inverno tutto sommato mite, in continuità con l’autunno appena passato.

anomalia seconda settimana di Dicembre

 

 

Come si può osservare da questa mappa, la seconda settimana di Dicembre è risultata leggermente in sopra media (per la Calabria siamo a poco meno di un +1°C); dato importante per affrontare una piccola riflessione sulla predicibilità del tempo ad oltre i 5 giorni, in quanto, la seconda settimana rappresentava il target della prima ondata di freddo prevista ad inizio mese.   L’anomalia positiva rappresenta quindi, un valore più indicativo al riguardo della mitezza che abbiamo in Europa, nonostante i modelli vedevano da tempo possibili “colate” di aria fredda da nord Europa che puntualmente vengono ritrattate o ritardate.

 

anomalie previste per i prossimi giorni

Queste due immagini, rappresentano appunto la tendenza prevista per i prossimi giorni al livello termico, sopra abbiamo una mappa che raccoglie la media delle anomalie nei giorni tra il 15 e il 25 sul territorio europeo, dando per il sud Italia tutto-sommato una anomalia molto bassa. Mentre nell’immagine sotto, abbiamo gli spaghi che potete vedere meglio qui <spaghi GFS> riferiti all’area silana, dove si vede la tendenza delle temperature, mostrare un sopramedia anche di 4-5°C tra il 15 e il 21, e una discesa verso temperature più normali nel proseguo del mese.Per il proseguo del mese quindi cosa ci possiamo aspettare?

spaghi dicembre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rimanendo prudenti, vista la riflessione appena fatta, Dicembre con molta probabilità continuerà per i prossimi giorni a mantenere le temperature sopra la media del periodo, di 3/4°C almeno fino al 21, calando poi nel periodo natalizio (qui si va nell’incertezza, come mostrano gli spaghi più aperti);

Inizio inverno.

dicembre

Questo inverno 2014/2015 inizia oggi primo Dicembre, ma il clima non è propriamente invernale, le temperature si mantengono sopra i 13/15°C.

Osservando le tendenze a medio termine, tramite il grafico degli spaghi, possiamo notare come le temperature (dopo questo rialzo termico) andranno a scendere, portandosi su valori in linea con le medie del periodo, e comunque comprese tra i +13/+16 le massime e tra i +7/+10 le minime; ciò si accompagnerà ad un clima variabile con momentanei fenomeni instabili sparsi a macchia sulla regione.

MA volendo dare una prima sbirciata “sul quando” potremo avere i primi freddi invernali; i modelli meteo vedono per la metà del mese,  una tendenza verso una diminuzione delle temperature, con valori di qualche grado sotto media. Ovviamente a tale distanza temporale, sono solo proiezioni ipotetiche e infatti, ad ogni aggiornamento dei modelli, questa ipotesi vine spesso ritrattata o posticipata.

Questo ci da l’idea che il freddo non è ancora troppo vicino, in accordo infondo, con le tendenze degli ultimi anni ad avere inverni non molto rigidi… Ma è ancora presto per dire qualcosa.

01/12/2010

Sciroccata 30/01 – 03/02

Un week-end di duro maltempo per la nostra regione, costretta a combattere nuovamente con fenomeni particolarmente intensi anche a carattere alluvionale.

Tutto questo è dovuto dalla formazione di una ciclogenesi, che dalla Tunisia, complice l’avanzamento da ovest di un ulteriore fronte freddo Atlantico, richiamerà una notevole quantità di calore sensibile di diretta estrazione sahariana, portandola ad accumulare un notevole carico di umidità generando il continuo sviluppo di intense celle temporalesche pre-fontali e poi frontali, specialmente lungo i settori orientali, scaraventando al suolo ingenti quantità d’acqua che potranno raggiungere i 150mm/200mm in sole 24 ore.

Inoltre alcune zone orientali, specificamente sui versanti sopravento dei rilievi Appenninici della regione, potrebbero subire accumuli ancor più notevoli dovuto proprio dall’effetto Stau, “pareti” contro le quali lo Scirocco andrà ad impattare. Qui l’aria si libererà di molta dell’umidità che contiene, sotto forma di pioggia.

pericolo pioggia