Razzo cinese in caduta “incontrollata”

Il razzo Lunga Marcia 5/B, di cui tutti parlano in queste ultime ore, è partito il 29 Aprile scorso, è stato  utilizzato dalla Cina per inviare in orbita il primo componente della sua nuova stazione spaziale; ma ora è divenuto spazzatura spaziale in caduta .

 

Quello che sta succedendo ora, è che parte di esso (lo stadio centrale del razzo), una volta arrivato in orbita ha totalmente finito il suo carburante, e non sono stati previsti assetti per farlo rientrare in modo programmato, quindi adesso si trova in caduta verso la Terra senza alcuna possibilità di controllo, il che lo porta a poter colpire ovunque, in caso sopravvivi qualche pezzo di esso.

Al momento il periodo di rientro è previsto : 9 May 2021 03:19:57 UTC, based on TLEs for 8 May 09:36:19 UTC. Uncertainty around +/- 110 minutes.

Qui possiamo esclamare un bel … <<ci risiamo>> ebbene sì, è già capitato solamente l’anno scorso; stessa dinamica, ma con meno clamore mediatico, occupato dalle notizie del Coronavirus.

Qui possiamo vedere cosa successe, rottami sparsi vicino ad un villaggio in Africa Occidentale.

Ma non solo, nel 2018 la prima stazione spaziale cinese, cadde senza possibilità di controllo, mandando nel  panico mezzo pianeta per l’impossibilità di prevedere dove sarebbe caduto (poi cadde nel Pacifico meridionale).

Astronomia; Caduta della Stazione spaziale cinese Tiangong-1.

 

Adesso ci troviamo alle prese con un cilindro da circa 20 Tonnellate in caduta, ma niente panico; le precedenti esperienze e la statistica ci vengono in aiuto, descrivendo una possibilità molto remota che qualche pezzo possa colpire un luogo abitato.

Si parla di una possibilità su 160 milioni di essere colpiti.

<<Vale la pena ribadire che dello stadio centrale rimarrà ben poco dopo il rientro in atmosfera ma delle 21 tonnellate circa, qualcosa può sopravvivere. La probabilità di esser coinvolti è legata innanzitutto alla posizione geografica, dato che le aree sopra i 41.5° di latitudine non sono interessate. Poi dipenderà tutto dal tempo esatto del rientro e quindi dall’area di impatto dei possibili (pochi) detriti Cit Link4universe>>.

Quindi in questo intervento vogliamo far capire che come suggerisce la Protezione Civile, è giusto non tralasciare alcun dettaglio e assumere un atteggiamento responsabile nei confronti di questa situazione, ma facciamolo in modo tranquillo e perché no, anche provando ad informarci e capire cosa stia succedendo, magari scoprirete aspetti interessanti che potrebbero poi appassionarvi.

Non aggiungiamo molto a quanto già scritto dalle tantissime testate; vi lasciamo qui sotto con una immagine in cui vediamo le orbite che si prevede percorrere il razzo nel periodo di tempo indicato come quello probabile per il rientro, pertanto sotto queste linee troviamo le aree che sono potenzialmente interessate.

Buona visione e per qualunque domanda potete contattarci sui nostri social.

*In copertina la foto scattata questa mattina, del razzo ormai visibile da terra, fotografato sui cieli di Roma.