Le lacrime di San Lorenzo 2018

La giornata più famosa per alzare lo sguardo al cielo è quella del 10 Agosto, dedicata a San Lorenzo, e ricade nel periodo in cui la Terra attraversa una fascia di detriti dalle quali si originano le “lacrime” cioè le stelle cadenti.

Vi riproponiamo un articolo ben descritto dal sito dell’INAIF – media.inaf.it

Tra la fine di luglio (quest’anno, il 17 luglio) e la prima metà di agosto (grosso modo fino al 24) arrivano le cosiddette “lacrime di san Lorenzo”,  le meteore appartenenti allo sciame delle Perseidi, il cui picco quest’anno si registra tra le ore 16 del 12 agosto e le ore 4 della mattina del 13 agosto. La media prevista va da 60 a 100 meteore visibili a occhio nudo ogni ora – praticamente una al minuto. Le notti tra il 10 e il 15 agosto sono comunque altrettanto adatte per dare la caccia a questo fenomeno così affascinante.

Condizioni ideali – Gli esperti ritengono che quest’anno le condizioni per osservarle saranno perfette: il clima è ideale, in cielo non dovrebbero esserci nuvole e, se vi trovate lontano dai centri abitati e da fastidiose illuminazioni artificiali, lo spettacolo dovrebbe essere assicurato, dato che la Luna sarà assente nei cieli notturni tra il 10 e il 15, e sarà comunque nuova sabato 11.

Come osservarle e fotografarle – A parte procurarsi una coperta e qualche snack, per osservare queste scie luminose non vi servono costose attrezzature: magari una comoda sdraio, il resto lo faranno i vostri occhi. Davide Perna, ricercatore dell’Inaf di Roma con una borsa Marie Skłodowska-Curie, ci spiega meglio cosa fare: «Non sapendo esattamente dove e quando le meteore appariranno, il modo migliore per osservarle è sicuramente a occhio nudo. Binocoli e telescopi non farebbero altro che limitare il nostro campo di vista, e quindi la possibilità di vederne un buon numero. Chi vuole potrebbe cimentarsi con qualche tentativo fotografico: l’ideale sarebbe una reflex con un obiettivo grandangolare, un treppiede (e se possibile un telecomando o un temporizzatore), e una sensibilità intorno agli 800 Iso (o superiori, ma solo con cieli sufficientemente bui), con pose di circa 10-30 secondi, a seconda della luminosità del cielo».

L’ora giusta – Il momento migliore è nelle ore più tarde della notte, dalla mezzanotte fino al mattino presto. Perna consiglia di «aspettare almeno le 22, perché il cielo sia più buio specie dopo il tramonto della Luna, e il radiante cominci ad alzarsi sull’orizzonte. Per chi non teme il sonno e l’umidità, le Perseidi saranno osservabili praticamente fino all’alba».

Dove guardare? – «Il “radiante” delle Perseidi, ovvero il punto del cielo dal quale queste meteore sembrano provenire, è situato nella costellazione del Perseo (da cui il nome dello sciame), che sarà basso sull’orizzonte in direzione nord-est nella prima parte della serata, e poi via via sempre più alto», aggiunge Perna. «Ma le meteore più luminose saranno visibili a una certa distanza dal radiante: probabilmente il modo migliore per osservare le Perseidi è guardare in alto verso lo zenit, proprio sopra le nostre teste».

Ricordate che non è necessario guardare esattamente in quella direzione per vedere le stelle cadenti: potete guardare ovunque ed essere semplicemente fortunati!

Potete leggere l’articolo completo a questo link <<http://www.media.inaf.it/2018/08/09/stelle-cadenti-perseidi/>>

Stelle cadenti: Le Geminidi di Dicembre

Il Sole è tramontato e ora inizia lo spettacolo.

Da stasera, e per due notti,  saremo sotto lo spettacolo delle meteore (o meglio dette stelle cadenti) provenienti dallo sciame meteorico delle Geminidi.

Queste sono lo sciame tipico di Dicembre, seppur meno conosciute delle Perseidi che cadono nella famosa notte di San Lorenzo, le Geminidi non hanno nulla da invidiargli, e quest’anno in particolare, sono agevolate nella visione dall’assenza della luna e della sua luce “disturbatrice”.

Le Geminidi si sono rese visibili già da inizio mese, ma saranno nelle notti tra oggi 13 e domani 14 Dicembre a dare il loro meglio; oggi infatti, entreremo nel picco delle precipitazioni meteoriche e con ben 120 meteore all’ora ( si parla di circa 2 stelle cadenti al minuto), andranno a garantirci una maggiore visibilità.

L’Osservazione.

Per poterle osservare correttamente servirà prima di tutto avere cieli sereni, e purtroppo stasera per la Calabria dovremo aspettare, il fronte della perturbazione che sta transitando su di noi coprirà il cielo  per tutta la serata, e si dovrà aspettare la notte; i settori della Calabria settentrionale dovrebbero scoprirsi prima, mentre più a sud la copertura impiegherà più tempo.

Ma niente paura, sarà la notte tra il 14 e il 15 Dicembre ad essere la migliore tra le due, e domani i cieli si prevedono migliori, seppur con qualche disturbo sui settori tirrenici.

Lo sguardo per i fortunati che avranno cieli sereni, andrà puntato in alto verso Est, e precisamente bisognerà guardare la costellazione dei Gemelli (come mostrato nell’immagine qui proposta), da cui prende il nome tale sciame per via dell’apparente provenienza da quella porzione del cielo.

Per facilitarvi la ricerca, trovate prima la Cintura di Orione, una serie di tre “stelle” in fila ben visibile, e poi proseguite con lo sguardo verso sinistra.

Origine.

Ad originare tutto questo è “un misterioso corpo celeste sulla cui natura gli astronomi si sono a lungo interrogati.

Definito inizialmente come un asteroide, ora si pensa si tratti dei resti di una cometa che ha perso il suo ghiaccio nei suoi passaggi vicino al Sole.

Quando quindi la Terra a dicembre attraversa la scia di detriti lasciati da 3200 Phaethon questi si infiammano, dando origine al fenomeno delle stelle cadenti.” (focus.it)

 

Adesso non ci resta che fare capolino fuori e dare un’0cchiata, e magari riuscire ad esprimere qualche desiderio.

Ass. Meteopresila