Mal tempo 16 gennaio 2016: gli sviluppi.

Link utili per seguire gli sviluppi : Satelliti ; Radar ; Sinottiche ; Webcam1 ; Webcam 2

——————– Aggiornamento 17/01/2016 ore: 17.30 ————————–

Situazione attuale: Il centro di bassa pressione è arrivata ormai a sud della Grecia, ma la spinta verso sud delle correnti presenti sul est Europa, data dal movimento ciclonico, è ancora presente sull’Italia e sulla Calabria.

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Al momento abbiamo nuvolosità sparsa prodotta dalle correnti da nord che, nel loro passaggio, producono instabilità sul mediterraneo e a tratti infatti abbiamo precipitazioni sparse, nevose fino a bassissima quota.

Il freddo in ingresso aumenta e le temperature in nottata potranno avvicinarsi allo Zero, anche vicino alle aree costiere.

 

——————– Aggiornamento 16/01/2016 ore: 21.00 ————————–

Entra finalmente il freddo, le temperature calano un po’ ovunque, facendo scendere i valori sotto i 5°C anche in bassa collina; in sila siamo ormai con temperature negative di oltre i -2°C e ha ripreso a nevicare in modo localmente intenso; questa volta le precipitazioni colpiscono maggiormente la Sila grande e i versanti tirrenici , con quota neve sotto i 1000m.

Situazione dalle webcam.

Per quanto riguarda la situazione vista dal satellite (che potete vedere sul Link sopra), la bassa pressione sul tirreno, si è spostata verso sudEst, e apporta maggiori precipitazioni a ridosso della Calabria.

——————– Aggiornamento 16/01/2016 ore: 16.30 ————————–

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Riprendono le precipitazioni in arrivo da ovest, e ricomincia a nevicare sulla Sila.

Il minimo formato sul Tirreno,  ha portato molte precipitazioni a scaricarsi al largo sullo ionio, e probabilmente anche un lieve richiamo più tiepido da sud…

Il minimo sullo Ionio, dovrebbe comunque prendere forza nelle prossime ore e cominciare a “tirare” aria più fredda verso sud.

 

——————–Aggiornamento 16/01/2016 ore: 15.30————————–

Siamo in un momento di calma,  le precipitazioni in questo momento sono quasi assenti su tutto il territorio, con eccezione del regino tirrenico e in alcune aree sul alto tirreno.

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Nel proseguo del pomeriggio dovrebbero arrivare nuove piogge, e nevicate con quota sui 1100m.

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Da notare il minimo formatosi sul Tirreno centrale, ben strutturato a quanto si vede dal satellite,  era stato rilevato in modo più debole dalle simulazioni dei modelli matematici; questo sta portando le correnti a muoversi in parte da sudovest, rallentando così il raffreddamento previsto; anzi, complice anche l’ora centrale del giorno, al momento le temperature sono in lieve aumento.

Di seguito alcune dati dalle stazioni Arpacal riprese alle ore 15: Cosenza 7.6°C; Lorica -0.1°C; Monte Botte Donato -4.6°C; Lago Cecita 0.6°C; Ciricilla (Taverna) -1.2°C; Decollatura 2°C;  Sellia Superiore 6°C ; Tiriolo 4.8°C; Catanzaro 7.5°C;  Crotone 9.5°C;  Cutro 6.6°C.

 

——————–Aggiornamento 16/01/2016 ore: 12.00————————–

Situazione neve dalle Webcam :

——————–Aggiornamento 16/01/2016 ore: 10.00————————–

Come si possono vedere dalle webcam, qui  e qui , la Sila si è svegliata con un manto bianco, per ora ancora molto fine, ma le temperature sono in discesa ulteriore, e le precipitazioni hanno ancora 24 ore di spazio.

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La situazione attuale vede la quota neve sui 1200 e cominciano i primi deboli accumuli grazie alle precipitazioni in atto, la temperatura sull’alto piano è tra i -1°C e +1°C, con il picco a Botte Donato a -2.8°C.

Dal radar possiamo vedere che le precipitazioni stanno interessando gran parte della Calabria centrale, e della Sila centro orientale, ma nelle prossime ore, le precipitazioni andranno a coinvolgere meglio i nostri rilievi; visto la rotazione dei venti previsti.

Piogge sparse invece di hanno un po’ ovunque.

Svolta invernale…

Siamo ormai a meno di 24 ore dall’arrivo dell’aria di origine polare.

La situazione attuale, al livello sinottico, vede una profonda depressione (centrata sulla Finlandia) estendersi e interessare tutto lo scenario europeo; mentre in area Atlantica, un promontorio di alta pressione si allunga dalle coste africane fino a raggiungere la Groenlandia.

Questa situazione barica (descritta nella figura 1) fa sì che affluiscano correnti “sud-occidentali” al centro-sud, dove viene richiamata aria calda ed umida; mentre il nord è interessato dall’arrivo di correnti fredde e meno umide legate alla saccatura sopra descritta.

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Figura 1

L’evoluzione nelle prossime ore di questa struttura, comporterà l’arrivo in area mediterranea di correnti dalla Scandinavia, guidate proprio dalla bassa pressione su descritta, che, grazie alla spinta dell’alta pressione in elevazione, si deformerà allungandosi verso sud, arrivando così ad invadere l’area mediterranea e a lambire le coste nord africane (figura 2).

Tutto ciò, si traduce nella formazione di instabilità, che darà origine ad una depressione secondaria prevista a ridosso dell’area calabrese; questa andrà a muoversi verso est, richiamando ulteriore aria fredda dalla sede balcanica e quindi ulteriori abbassamenti termici.

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Figura 2

Nella giornata di domani avremo quindi instabilità diffusa su tutta la Calabria, specie sui versanti tirrenici, dove, l’afflusso di correnti occidentali, porteranno addensamenti nuvolosi e precipitazioni sparse, le quali avranno carattere nevoso sui rilievi oltre i 1200m nella mattinata.

Dal pomeriggio sera, le temperature si abbasseranno ulteriormente, per l’arrivo del flusso freddo in quota (al livello dei 500hpa a circa 5000m, avremo una isoterma di -31°C, e sul livello delle 850hpa a 1350m avremo una isoterma di 0°C/-1°C), che determinerà l’abbassamento della quota neve, la quale, si assesterà sui 700m sui versanti nord occidentali, e sui 800/900m sui versanti meridionali e orientali (la quota può variare a seconda dell’intensità delle precipitazioni).

oggi

Sabato

In nottata (siamo ormai nelle prime ore di domenica 17), con l’arrivo in quota, al livello dei 500hpa della -33°C e, al livello della 850hpa, della isoterma di -3°C, la quota neve scenderà in caso di precipitazioni sui 400/500.

Per la giornata di domenica, con l’allontanamento della bassa pressione dallo Ionio verso la Grecia, avremo condizioni ancora perturbate, ma in miglioramento, specie sui settori tirrenici cosentini e presila catanzarese; diversamente sarà la situazione sul vibonese e sulle serre, dove correnti umide ancora persistenti (durante la mattinata) provenienti dal Tirreno, potranno coinvolgere queste zone con precipitazioni a carattere nevoso fino a basse quote (400m). Non è da escludere perciò una veloce imbiancata su Vibo Valentia.

domani

Domenica

In queste situazioni, le incertezze non mancano, perciò si potranno avere delle differenze, rispetto alle simulazioni dei modelli matematici, che localmente, potrebbero fare la differenza sia in positivo che in negativo sulle precipitazioni previste.

Per questo seguiteci ancora per osservare l’evolversi della situazione.

Nuova fase: l’inverno arriva a metà gennaio 2016

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Siamo ormai di fronte ad un nuovo cambio circolatorio, non solo in sede Mediterranea, ma in tutto il comparto del vecchio continente Europeo; in queste ore, con l’approfondirsi di un grosso sistema depressionario, che dal nord Europa si avvia a coinvolgere anche il Mediterraneo, assisteremo all’arrivo di aria fredda di origine artica, che andrà a destabilizzare tutta l’area nostrana.

Dalle prossime ore avremo, un abbassamento della temperatura che andrà poi a caratterizzare tutta questa settimana, e precipitazioni sparse, che, almeno nella prima parte, potrebbero avere carattere un po’ più intenso solo sulle aree tirreniche e sul cosentino; non si esclude la possibilità (con le termiche previste), di vedere neve sui nostri rilievi già tra mercoledì e giovedì con quota neve dai 1400mslm sulla Sila Grande.

Successivamente, nella seconda metà della settimana, potremmo avere maggiori perturbazioni, soprattutto da venerdì 15, quando (secondo le attuali proiezioni) dovremmo essere esposti, nel giro di 24 ore, all’ingresso momentaneo di correnti più miti richiamate da sud-ovest, e al loro rapido allontanamento in serata, spinte a est da un nuovo ingresso di aria fredda sulla Calabria.

Vista la distanza temporale, per le precipitazioni non è consigliabile dare delle informazioni, in quanto c’è ancora molto da definire da parte dei modelli.

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Da giorno 16 entriamo come detto in un periodo ancora da decifrare; parlando delle previsioni date dai modelli meteorologici ad oggi, si intravede una nuova discesa di correnti molto fredde dal nordest europeo, le quali, se venissero confermate, ci porterebbero ad avere temperature negative anche a quote basse.

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Non possiamo però al momento, stabilirne la reale disposizione di tali correnti una volta giunte sul mediterraneo e di conseguenza, quali effetti potranno avere sulla nostra area, soprattutto al livello precipitativo, essendo queste, determinate e mosse dalle depressioni bariche (che eventualmente si potrebbero formare) e dalle loro traiettorie.

Ciò che ci sentiamo di dire al momento, è che guardando la media di queste proiezioni, avremo molto probabilmente l’arrivo dell’inverno, cioè temperature rigide, e possibili nevicate sui nostri rilievi; ma le molteplici modalità ipotizzate ad oggi, con il quale ciò possa venire, al momento ci fa restare ancora in attesa di nuovi aggiornamenti, per determinare quali effetti possano portare sulle nostre terre.

EPIFANIA SOTTO IL MALTEMPO

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Sono ormai più di 48 ore che sulla nostra penisola imperversa il maltempo caratterizzato da forti rovesci alternatia momento umidie nuvolosi. Le temperature, rispetto alla giornata di domenica, sono aumentate per il rinforzo di venti di libeccio con raffiche, specie sulle coste tirreniche intorno ai 60-70km/h. Questo trené instabile rimarrà pressoché invariato fino alla giornata di giovedì 7 Gennaio dovuto al transito da ovest di veloci ma intense perturbazioni atlantiche tipiche dei mesi tardo autunnali. Detto ciò anche nella giornata di domani attendiamoci in generale cieli in prevalenza nuvolosi con la possibilità di brevi scrosci di pioggia. Viste le alte temperature pioverà anche in montagna dove lo +0 termico risulterà particolarmente alto (2000mt). Soffieranno venti tesi di libeccio con temperature pressoché stazionarie e covunque comprese tra i +10/+13°C le massime +9/+11°C le minime. Per l’Epifania la situazione dovrebbe cambiare con l’ascesa tramite la Valle del Rodano di aria fredda (artico-marittima) dove tra il pomeriggio e la serata  arrechera un repentino cedimento termico; i venti da libeccio si trasformeranno in tramontana e la quota neve tenderà ad abbassarsi man mano che l’aria, da ovest, prenderà possesso sulla nostra penisola. II versanti occidentali avranno i maggiori apporti pluviometrici con nevicate che in serata potranno spingersi finsotto i 1000mt, pioverà comunque anche su quelli orientali con quota neve leggermente più alta comunque compresa tra i 1000-1200mt. Insomma l’inverno sembra voler iniziare proprio a Gennaio dopo settimane di caldo anomalo.

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TANTA PIOGGIA E PRIME VERE NEVICATE IN MONTAGNA IN QUESTA PRIMA DECADE DI GENNAIO

pericolo pioggia

Sembra partire con il piede giusto il mese di Gennaio, dopo settimane governate dal sole e temperature ben oltre la media del periodo, nei prossimi giorni ci attendono molta pioggia e abbondanti nevicate in montagna. Difatti proprio nella giornata di domani Domenica 3 Gennaio, una perturbazione atlantica, tenderà a divulgare i suoi rami anche nel meridione. La giornata sarà caratterizzata da cieli irregolarmente nuvolosi con la stura forti scrosci d’acqua alternati a momenti nuvolosi. Le temperature sono previste in aumento già nella tarda serata odierna per un richiamo caldo-umido da sud-est che porterá la formazione di nubi basse (strati) pronte a depositarsi sui settori collinari della regione, poi, nel corso della giornata di domani, l’arrivo da nord-ovest di aria più fredda artico-marittima riporterà un deciso abbassamento termico e la pioggia si trasformerà in neve a partire dai 1400mt ma non si esclude la possibilità di brevi sconfinamenti a quote molto più basse (non oltre i 1200mt), specie in serata. Nel corso della settimana continuerà il trend instabile e perturbato caratterizzato da precipitazioni moderate (specie sui settori occidentali), e molta nebbia dovuta ad una ventilazione caldo-umida meridionale. Poi dal 5 il secondo ingresso di aria più fredda da nord-ovest riporterà altro maltempo e copiose nevicate inizialmente a quote decisamente alte, in deciso calo, proprio nel giorno dell’Epifania anche sotto i 1000mt, ma di questo ne riparleremo meglio nei prossimi aggiornamenti.

Buon 2016

L’associazione  Meteopresila vi augura un Buon 2016 !!!

buon anno

Previsione per Capodanno.

Dalla giornata di domani 30/12, il promontorio anticiclonico presente sulla Scandinavia, pressato su entrambi i lati dalle due differenti figure cicloniche (vedi fig.1) e relative saccature, tenderà gradualmente a comprimersi, spostando i propri massimi barici in direzione della Finlandia e nell’estremo ovest della Russia europea.

Figura 1

Figura 1 – Elevazione dell’alta pressione verso da Scandinavia.

Questa parziale inclinazione dell’asse anticiclonico verso le alte latitudini Europee, favorirà un ulteriore spostamento“retrogrado” dell’avvezione fredda artica continentale, che dal mar Nero e dai Carpazi, si propagherà fino a tutti i Balcani e la Grecia, spingendosi fin più a sud nel mar Ionio, con freddi venti da Nord-Nord Est.

Proprio nella giornata di San Silvestro, i venti, andando a confluire con le correnti più da Nord, potrebbero agevolare lo sviluppo di una linea di confluenza nei bassi strati che genererà un moderato “forcing” convettivo sul mar Ionio, con un probabile sviluppo di temporali in mare aperto (davanti la costa greca), anche piuttosto intensi, pronti ad avvicinarsi alle coste Ioniche della regione.

Cattura

Questa area di instabilità presente in area ionica, fra il pomeriggio e la sera del 31, potrà creare una nuvolosità irregolare con il rischio di qualche breve rovescio, maggiormente probabile sulle coste della bassa Calabria ionica e aree interne montuose.

Le temperature, proprio il 31, subiranno un calo deciso dove farà piuttosto freddo anche in pieno giorno.

Durante Capodanno invece, lo sviluppo di due minimi depressionari (seppur di basso livello), uno sullo Ionio e l’altro sul basso Tirreno,  andranno a scavarsi lungo il limite di separazione fra l’aria molto fredda (che sfonderà sullo Ionio), e quella molto più mite e umida (in arrivo da Ovest e O-SO), riuscendo cosi a produrre delle precipitazioni sparse, che assumeranno prevalente carattere nevoso sulle aree orientali e versanti ionici di Sila e Serre sopra i 1300m.

Insomma, sembra chiaro un cambio di rotta dopo tante settimane monotone dominate da un Anticiclone, figura attualmente incontrastata in questa prima parte dell’inverno 2015-2016.

Si attendono comunque ulteriori conferme per eventuali sorprese che potrebbero favorire maggiori precipitazioni e maggiori nevicate in montagna.

Restate aggiornati.

IPOTESI SEMPRE PIÙ ALTA PER CAMBIO CIRCOLATORIO A FINE ANNO

——————–Aggiornamento 30/12/2015 ore: 18.00————————–

In queste ore stanno entrando le correnti fredde tramite i Balcani, le temperature cominceranno a calare velocemente, portandosi a valori di +0/-1°C alla quota di 1500m (quota di riferimento della massa d’aria), dall’immagine possiamo vedere di quanto sarà l’entità del calo termico.

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Da quello che possiamo osservare, in Calabria, per le ore 6 del 31/12, si avrà una perdita di calore (rispetto ai valori registrati alle ore 6 del 30/12) di 4°C.

Le precipitazioni previste, al momento vengono  viste scarse, con qualche possibilità nella mattinata di domani 31 Dicembre sulla Sila ionica cosentina e crotonese per via delle correnti da nord-est, e nella serata di giorno 1 Gennaio sui versanti tirrenici, per via del cambio della circolazione dai quadranti occidentali.

Per quanto riguarda la neve, in caso di precipitazioni, si avrà dai 1300m sulla Sila ionica (nelle aree segnate nell’immagine di seguito) domani mattina.

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——————–Aggiornamento 28/12/2015 ore: 16.40————————–

Nuovo aggiornamento dai modelli:

Dalle ultime emissioni dei modelli previsionali, si comincia a delineare una tendenza comune, e anche più sicura, tra i vari centri di calcolo per il periodo tra il 31/12/2015 e il 03/01/2016  (grazie al diminuire delle ore necessarie alla simulazione dalla data in cui si prevede l’ormai annunciato cambio di circolazione atmosferica).

Ad oggi pare ormai confermato l’arrivo dell’inverno per il periodo su indicato, ma pare anche, che per ora le precipitazioni saranno scarse; questo perché la struttura barica, motore che porterà l’aria fredda dalla Scandinavia, si prevede in formazione più verso est, portando il grosso della circolazione da nord, più sull’area Balcanica e turca, facendoci restare ai confini dell’ondata; come mostrato nella figura qui di seguito, che mette in comparazione 4 modelli meteo, dove, con i colori ( i cui valori rappresentativi sono segnati nella scala a destra) si può notare come l’Italia rimanga ai margini in tutte e 4 le proiezioni.

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Questo vuol dire che, molto probabilmente, sulla Calabria avremo masse d’aria in arrivo con isoterme a 1500mslm di -2°C/-3°C, ma sembra difficile, con queste proiezioni, che si possa formare una nevicata abbondante sui nostri monti, ma comunque ci vorranno altri aggiornamenti per avere più sicurezza sulle precipitazioni.

 

——————–Aggiornamento 25/12/2015 ———————

Buongiorno e buon natale amici Appassionati, le ultime emissioni dei principali centri di calcolo in modo particolare il modello americano GFS evidenziano un cambio circolatorio proprio nella notte di Capodanno.

Eh giá!! sembra proprio che l’Anticiclone sia giunto a capolinea e voglia concedere un po’ dei suoi territori in mano all’artico. Avevamo già evidenziato da tempo in questo articolo https://www.meteopresila.it/primi-segnali-di-indebolimento-del-vortice-polare-proprio-per-fine-anno/  un possibile cambiamento per i primi dell’anno, ed al momento l’ipotesi sembra concretizzarsi.

Dinamica per il primo gennaio

Ebbene, il blocco scandinavo, sempre più potente, potrebbe lasciar scorrere lungo il bordo meridionale un impulso gelido verso il Mediterraneo, tale da far scivolare termiche davvero rigide interessando principalmente il nord Italia, ma anche nel Mare Nostrum avremo un netto cambiamento con temperature abbastanza fredde ed il ritorno della prima neve non solo in montagna, ma potrebbe arrivare anche sulle aree di alta collina.

Restate aggiornati…

PRIMI SEGNALI DI INDEBOLIMENTO DEL VORTICE POLARE PROPRIO PER FINE ANNO

Sono ormai giorni, per non dire settimane, che sulla nostra penisola persiste una vasta area di Alta pressione di due diversi stampi (Sub Tropicale e Azzorriana) mantenendo lontane le minacce; sia Atlantiche che Artiche e garantendo giornate ampiamente stabili e soleggiate, con annesse anomalie termiche dell’ordine di +4°/+6°C superiori alle medie del periodo.

É anche vero precisare che, rispetto ad altre regioni d’Italia, la nostra regione, come altre del Meridione, è stata interessata, seppur marginalmente, da sporadiche gocce fredde che, in transito dai Balcani, hanno divulgato i suoi timidi bracci nel Sud Peninsulare (vedi il 26-28 Novembre e 16 Dicembre) generando brevi piovaschi e un po’ di neve in montagna rivivendo insomma qualche giornata di stampo invernale.

Ma ormai, giunti all’ingresso della terza decade del mese, molti ci chiediamo se ci sono, oppure ci saranno nei prossimi giorni, cambiamenti capaci di ridurre in frantumi questa insistente cupola Anticiclonica.

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Andando ad analizzare le ultime emissioni dei principali centri di calcolo, appare sempre più chiaro in effetti come, a partire dagli ultimi giorni di Dicembre, l’assetto del VP (Vortice Polare), molto gradualmente, si andrà modificando e questa è già una notizia positiva in questo inverno anomalo. Sembra ormai accertata la partenza della spinta dell’anticiclone europeo, diretto con forza verso l’Artico Scandinavo nei giorni 28-29 Dicembre; pertanto, da nord-est una colata gelida sembra iniziare la sua lenta ascesa verso le latitudini più meridionali ma resta alto il rischio che non riuscirà completamente a giungere in Italia, a causa della spinta esercitata verso est dalla depressione Islandese.

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In parole più semplici, il freddo deve arrivare da est, muovendosi verso ovest, ma le correnti caldo umide in Atlantico spingono troppo forte a sua volta verso est (Europa), tenendo a bada il freddo nell’Europa orientale e consentendo solo l’arrivo di avvezioni fredde sui territori Balcanici.

Ad ogni modo, è probabile che Capodanno sia molto più fresco di ora con genesi di possibili nevicate in montagna, ma di questo ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti

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